"Caro Direttore,

ho letto con dispiacere l’articolo pubblicato sul Suo giornale e firmato da Camillo Langone che, pur valorizzando meritatamente un ristorante della mia città, San Benedetto del Tronto, descrive il resto dell’ambiente come straordinariamente orrendo e con dispregio tale da usare termini come "tratto di costa dove dilaga lo sciatto andante".

Mi spiace che la testata da Lei diretta, che si rivolge ad una fascia di lettori esigente, dia spazio a dichiarazioni superficiali, disinformate ed anche un po’ arroganti, che rivelano uno stile più che "sciatto", direi squallido, quasi di chi vuole adoperarsi in una vendetta per non aver avuto soddisfazione delle proprie esigenze personali.

San Benedetto del Tronto, come sanno tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla, è una città non solo ospitale e piacevole per la sua gastronomia e qualità di vita, ma è anche una città che nonostante il notevole e tumultuoso sviluppo degli ultimi 50 anni, ha saputo conservare e valorizzare i suoi spazi strategici, per poter affrontare quella competizione turistica che negli ultimi anni si è fatta sempre più ardua.

Oltretutto, è il pesce doc dell’Adriatico quello che viene offerto sulle tavole dei circa 130 alberghi e residences e dei ristoranti, pescato dalla flottiglia peschereccia di San Benedetto che, in passato (anche ora, seppur in percentuale ridotta), con le imbarcazioni di grossa stazza, ha solcato tutti i mari del mondo, dall’Oceano Indiano all’Atlantico, specialmente le coste dell’Africa.

Ancor oggi, la marineria sambenedettese risulta seconda solo a quella di Mazzara del Vallo. Comunque, non ritengo che ad un articolo sbagliato e di cattivo gusto si debba rispondere commettendo lo stesso errore, giustificando tutto e tutti. Trovo invece più costruttivo dare spazio alla verità, invitandoLa personalmente a trascorrere qualche giorno a San Benedetto per gustare non solo la nostra cucina e ricettività, ma anche per toccare con mano le peculiarità di un borgo marinaro che con il passare degli anni è diventato un centro turistico non indifferente, supportato anche dalla qualità ambientale, confermata ogni anno con la ‘bandiera blu’.

La invito e ci terrei particolarmente se accettasse di passeggiare in un ambiente ricco di oltre 10.000 palme, tra cui quella con la maggior circonferenza a livello mondiale (tanto da essere nel "Guinness dei primati"!), cresciuta in una villa patrizia, magari dopo aver gustato il piatto tipico della tradizione marinara: il brodetto alla sambenedettese.

In attesa dunque di una sua risposta positiva, La saluto molto cordialmente e con stima".