Il presidente Rossi risponde al consigliere Brugni
Ascoli Piceno | Massimo Rossi, presidente della provincia: Lopposizione critichi sui fatti e si documenti.
Con amarezza continuo a notare come gli esponenti dell’opposizione continuino a sparare accuse a casaccio, senza prima informarsi, pur di fare un po’ di rumore. Dinanzi alle critiche non ci siamo mai chiusi, ma per un confronto serio e costruttivo occorre che si discuta di fatti concreti, di episodi circostanziati”.
Così il Presidente della Provincia Massimo Rossi risponde all’intervento del consigliere provinciale di An Massimiliano Brugni. “Non so se Brugni utilizzi messaggi cifrati destinati a qualcun altro o più semplicemente non abbia nulla da dire. Provo io a dare forma alle esternazioni del consigliere”.
Questione collaboratori: uno degli obiettivi che ci siamo posti al momento dell’insediamento è stato quello di “deprecarizzare” l’Ente, cioè di dare un minimo di garanzie e di stabilità ai tanti “co.co.co” che lavorano in Provincia dando un grande contributo all’attività dell’Ente.
Abbiamo raggiunto un importante accordo con le organizzazioni sindacali, caso unico in Italia, per riconoscere a queste persone alcune garanzie, ad esempio in materia di tutela sindacale o di copertura in caso di malattia. Ora abbiamo deciso che, per dare stabilità a quei ruoli che rappresentano una componente importante nell’attività dei vari settori, saranno banditi dei concorsi per assunzioni a tempo determinato, concorsi, si badi bene, aperti a tutti.
Consulenze esterne: proprio l’altra sera in Consiglio provinciale, nel rispondere ad un‘interrogazione, ho avuto modo di dire che gli incarichi per consulenze esterne si sono ridotti a circa un quarto di quelli che abbiamo trovato. E di questi, quasi la metà sono assegnati a facoltà universitarie.
Incontro con i dirigenti: al di là del fatto che il confronto costante tra amministratori e dirigenti è una buona pratica diffusa in tutte le aziende (e quindi anche in un Ente complesso come la Provincia), occorre ricordare che per legge una quota del salario accessorio per il personale deve essere obbligatoriamente destinata alla formazione. Per l’incontro di Valledacqua la spesa sostenuta è stata veramente minima, gli atti sono a disposizione del consigliere che può consultarli quando crede anche se chiunque può capire, dalla scelta del luogo, che siamo andati là per lavorare e non certo per divertirci.
Mi viene un dubbio, e cioè che gli esponenti dell’opposizione cerchino disperatamente qualcosa a cui attaccarsi pur di nascondere i feroci tagli che la legge Finanziaria ha praticato sui bilanci degli Enti locali mettendo in grave pericolo gli investimenti destinati a far star meglio la gente.
Insomma, alzare la voce per far dimenticare i propri fallimenti: una tecnica che stiamo ammirando a livello nazionale e che evidentemente viene imitata anche in provincia…
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20/01/2006
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Kevin Gjergji