In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti l’amministrazione di San Benedetto, in collaborazione con Fondazione Bizzarri e gli Istituti didattici cittadini realizzano numerose iniziative. Infatti, un ricco cartellone di appuntamenti è stato organizzato per il 27 gennaio "Giornata della Memoria”.

«Noi vogliamo fare questo percorso non solo mirando alla Giornata della Memoria – ha dichiarato il sindaco Giovanni Gaspari- ma ripercorrendo tutti i passaggi che caratterizzano la storia di un Paese. Ritengo sia molto importante che in queste iniziative vi sia un collegamento fra la scuola e le istituzioni».

La commemorazione istituzionale in comune si terrà sabato 27 gennaio a partire dalle ore 10 in sala consiliare alla quale sono invitati a partecipare, tra le altre autorità, i sindaci dei 14 comuni dell’Ambito socio-sanitario. Nella stessa giornata, alle ore 15.00, l’Azione cattolica ragazzi diocesana organizza la marcia della pace che si snoderà da piazza Bambini del Mondo alla rotonda Giorgini. Alle 18 si terrà, all’auditorium comunale, il concerto dell’Orchestra da Camera delle Marche. L'assessore alla Cultura Margherita Sorge e i dirigenti scolastici delle scuole dell'obbligo cittadine hanno evidenziato l’importanza di far ricordare e soprattutto coinvolgere anche le giovani generazioni nei confronti di una data significativa che caratterizza la storia dell’umanità.

Le quinte classi delle scuole elementari, nei giorni venerdì 26 e lunedì 29 gennaio, assisteranno alla proiezione di un documentario che si svolgerà presso l’auditorium comunale. Mentre, venerdì 26 gennaio, si avranno le relazioni da parte di Maria Pia Silla, Emilio Vita, Tito Pasqualetti e Olimpia Gobbi agli studenti delle terze classi delle scuole medie. Collaterale agli appuntamenti da sabato 20 gennaio a lunedì 12 febbraio, è allestita una mostra sulla Resistenza e la Shoah al pian terreno del Comune, con 30 pannelli realizzati dall’Istituto Statale d’Arte “Licini” di Ascoli, in collaborazione con l’Istituto Regionale per la Storia del Movimento dio Liberazione nelle Marche.