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La CESVI scrive alla famiglia Greco Ricciardi

San Benedetto del Tronto | Una lettera commovente che fa riflettere sul senso della vita che più volte ci sfugge ma che è possibile recuperare nei gesti e nelle azioni di persone che non mollano mai. Fabio Ricciardi, con le sue parole ce ne offre una testimonianza valida.

di Fabio Ricciardi

Lettera di FABIO RICCIARDI

La vita è strana: veniamo al mondo e ci fanno credere di avere tutto il tempo necessario per realizzare noi stessi ed i nostri sogni, come se avessimo a disposizione un credito infinito che non si esaurirà mai...poi scopri all’improvviso che non è così....scopri che la vita può, quando meno te lo aspetti, chiederti conto di quello che hai fatto sino a quel momento, facendoti capire che di tempo non ce ne è più....e magari lo scopri nella maniera più dolorosa, come è accaduto a mia sorella Maria Rosaria: lei sicuramente di sogni ne aveva ancora tanti, ma la diagnosi di una malattia, che sembra non lasciare scampo, ha spazzato via improvvisamente, 5 anni fa, tutto quello in cui lei credeva.....una lotta dolorosa e lunga in cui lei non ha mai smesso, fermamente, di esser certa di uscirne vincitrice....pochi mesi fa, però, la vita le ha detto no, che questa volta di tempo non ce ne era veramente più....

Quando perdi una persona cara ti domandi come è possibile andare avanti: quello che è accaduto ti sembra ingiusto e tutto sembra non avere più un senso...l’unica cosa che vuoi è che torni in vita da te, magari per dirle e fare con lei tutto quello che non sei riuscito prima, forse perché davi per scontato che di tempo ce ne sarebbe stato ancora abbastanza....sai che questo è impossibile, ma non trovi altra ragione.... E’ quello che è accaduto anche a me ....poi ho capito che mia sorella Maria R. non sarebbe più tornata dalla sua famiglia e dai suoi amici, ma forse sarebbe stato possibile perpetuare la sua memoria in un altro modo, in una maniera che lei sicuramente avrebbe apprezzato: fare un gesto in suo ricordo che avrebbe potuto donare, a chi ne ha bisogno, proprio quel bene così prezioso che ci può sfuggire all’improvviso...la vita!

Mi piace quindi portare a conoscenza la lettera che la mia famiglia ha ricevuto recentemente dalla responsabile del CESVI, famosa organizzazione umanitaria, che ha suscitato in noi grandissima emozione: leggendo queste parole ho capito che, non solo fare del bene è sempre portatore di gioia, ma che facendolo in ricordo di una persona amata puoi far sì che lei possa continuare a vivere, oltre che nel tuo cuore, anche in quello di coloro a cui hai rivolto un piccolo gesto di solidarietà.

LETTERA.

Carissimi Tina e Antonio, sono Eleonora Erdas, Responsabile della relazione con i donatori del Cesvi, un’organizzazione umanitaria italiana che opera per la solidarietà mondiale. Vi scrivo oggi con commozione per farmi portatrice di un messaggio davvero importante. Dopo la tragica perdita della vostra adorata figlia, Fabio mi ha contattata, perché il suo desiderio più grande, in quel momento di profondo dolore, era ricordare Maria Rosaria in una maniera speciale, che la ricordasse per quello che è sempre stata: una persona generosa e attenta alla solidarietà. L’ha fatto scegliendo di finanziare la costruzione di un pozzo nel cuore dell’Africa, più precisamente in Uganda, a nome di Maria Rosaria, donando così acqua, salute e speranza ad una comunità intera.

Il pozzo si trova nella zona di Akuriwoo, un’area vasta ai piedi della Ngetta Hill, caratterizzata dalla scarsa presenza di acqua. Nell’area esisteva già un pozzo, ma non era sufficiente a soddisfare i bisogni di tutti, per cui è stato deciso, insieme alle autorità locali, di scavare un nuovo pozzo, quello che vedete nelle foto, che oggi ha il nome di Maria Rosaria. Mi rendo conto quanto sia difficile cancellare dal proprio cuore il dolore di aver perso una figlia prematuramente, ma spero davvero che il sorriso di questi bambini e delle loro madri, cariche di nuova speranza, possa in qualche modo essere di conforto a tutti voi. Il ringraziamento da parte di oltre 600 persone, una comunità intera, arriva commosso attraverso le mie parole e sarà nuovo seme di vita.

Grazie alla vostra generosità, le donne e i bambini del villaggio ora possono vivere una vita migliore perché non devono più percorrere chilometri e chilometri a piedi per raggiungere i primi punti d'acqua pulita, togliendo tanto tempo al lavoro nei campi e soprattutto all’istruzione dei più piccoli. E’ un dono che non dimenticheranno mai. Vi saluto con affetto, sperando che queste parole, queste foto e questi sorrisi abbiano posato nel vostro cuore un po’ di calore. Qualora desideraste mettervi in comunicazione con me, vi invito a contattarmi al numero 0352058066.

21/01/2015





        
  



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Lettera di FABIO RICCIARDI

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