La Sambenedettese prende quattro gol a Taranto, una delle pretendenti alla promozione. Potrebbe essere anche un evento non eccezionale. Ti fa pensare ad una notevole differenza tecnica, tra le due squadre. Qualche dubbio però comincia a serpeggiare quando la Samb segna due gol ad una squadra che, specialmente in casa, prende gol con il contagocce.

C’è qualcosa che non quadra. Ma dov’ è allora la differenza. La differenza sta nella struttura della “casa” Samb, che è costruita in modo compatto nell’ala sinistra e in quella destra., davanti a un bel portale ben strutturato, poi sul…retro ha un atrio ampio e arieggiato, con porte e finestre spalancate. Lì è un via vai di attaccanti,centrocampisti e difensori. Lì comodamente si sono infilati Cammarata, due volte (26° e 60°), e De Liguori (72°).

Tutta lì la differenza tra la Samb, che naviga nella fetida Palude Stige, e il Taranto che respira aria di alta classifica.
Il Taranto ha faticato non poco per tenere a bada la Samb, precisa nel tenere palla e veloce nelle ripartente. Poi però la mancanza di Morante ha pesato moltissimo. Fragiello ,anche se ha fatto un gol da incorniciare, difficilmente riusciva a penetrare nelle maglie avversarie, ed anche le piroette di Olivieri non hanno molto impensierito i difensori tarantini.

Spettacolari le due reti della Samb. Il pareggio viene da un lungo lancio di Variale che pesca Fragiello, appostato sul disco del rigore, che “spizza” la palla e la manda all’incrocio dei pali.
Da cineteca anche il gol di Visone che da fuori area centra , anche lui, l’incrocio e riporta la Samb in partita sul 3-2.

Due gol tanto belli, tanto importanti in quel momento, ma inutili alla fine. Due bei gol vanificati dallo spensierato atteggiamento dei centrali della Samb, in particolare Diagouraga che ha alternato recuperi intelligenti e puntuali, a distrazioni incredibili.

Il primo gol del Taranto è la fotocopia di quello subito domenica scorsa contro il Perugia da Guadalupi. Diagouraga si avventura in un contrasto a centrocampo che lo vede perdente. Cammarata galoppa fino al limite dell’area ,inutilmente inseguito dal nostro centrale,e con una fiondata insacca sotto la traversa. L’illusione al 59°.

Appena un attimo per assaporare la gioia del pareggio di Fragiello che Catania, alto un barattolo e mezzo, anticipa di testa Landaia e serve Cammarata, solo al centro dell’area. Gol facile, facile. Dov’ era Diagouraga? Stava tenendo il…moccolo a Landaida. L’eurogol di Visone ci riapre i cuori, ma ci pensa ancora Diagouraga ad abboccare alla finta di Ambrosi. Lo atterra in area quando non serviva. Ingenuità imperdonabile, radioattiva, al pollonio (con due elle ed anche una cresta).Rigore sacrosanto e quarto gol. Tanti, troppi.

Abbiamo visto all’opera anche i due nuovi aquisti: Grillo e Simonetta. Non esaltanti, ma, ovviamente, da rivedere quando saranno ben inseriti nel gruppo.