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Tutto Heimat: arriva l'ottavo episodio

San Benedetto del Tronto | La rassegna Tutto Heimat, partita a fine settembre, ci accompagnerà fino ai primi di aprile quando si concluderà la proiezione della terza serie (Heimat 3), programmata presso il Cinema Calabresi.

L'iniziativa, come tutti ormai sapranno, è il frutto della collaborazione tra il Cineforum Buster Keaton di San Benedetto e il Cineforum Blow Up di Grottammare.
Heimat 2 è, se possibile, ancora più bello di Heimat e, ovviamente, può essere seguito senza aver visto la prima serie: si tratta, infatti, di due opere autonome che il regista Edgar Reitz ha realizzato a distanza di otto anni l'una dall'altra.

HEIMAT 2 (DIE ZWEITE HEIMAT)

di Edgar Reitz (Germania, 1992) – durata: 25 ore e 32 minuti

Die Zweite Heimat racconta dieci anni di storia tedesca (gli anni Sessanta) rivissuti attraverso le vicende di un gruppo di amici, la maggior parte dei quali desiderosi di diventare artisti. Il personaggio narrante è Hermann Simon, musicista, già presente (ma interpretato da un altro attore) nella parte finale del primo Heimat. Là si trattava della “prima patria”, quella in cui ognuno di noi è nato e dove desidera per tutta la vita ritornare; qui, nella grande e affascinante Monaco, si costituisce invece Die zweite Heimat (questo il titolo originale: letteralmente La seconda patria), «quel luogo - sono parole di Reitz - che scegliamo da adulti e nel quale decidiamo di fermarci: il lavoro, le amicizie e la famiglia che ci formiamo sono le caratteristiche di questa patria d’elezione». Una lunghissima immersione in questa straordinaria “cronaca di una giovinezza”.

Edgar Reitz, dunque, non continua il suo Heimat, ma percorre un altro itinerario poetico, parallelo al primo che non è più costituito da un luogo ma da un gruppo di amici che scelgono e vogliono, che costruiscono insieme le loro vite. Ciascuno dei 13 film è dedicato a un personaggio diverso con una propria relativa autonomia espressiva, e si può vedere e trarne emozioni e piaceri a prescindere dagli altri. Contrariamente alla tecnica narrativa della soap opera e del serial, non è l'intrigo a far da traino. Sono i personaggi, i loro rapporti e conflitti a catturare, senza dimenticare che questa cronaca è la storia di personaggi che cambiano e crescono attraverso un decennio.


PROGRAMMA

venerdì 27 gennaio

Sala Kursaal – Grottammare – ore 21.30

8. Il matrimonio - Schnüsschen - 1964 [120’]

Schnüsschen, trascorse le feste in mezzo all'amata confusione dei parenti, torna a Monaco. E' diversa da tutti, solare, innamorata. Hermann e Clarissa si sognano l'un l'altro in un momento estremo di desiderio e visionarietà. Hermann si adagia pian piano sull'amore di Schnüsschen, affittano una casa, si sposano. La festa di matrimonio è una girandola collettiva di gioia e di dolori. Clarissa arriva alla fine, e maschera malamente il suo dolore. Volker la corteggia. Juan tenta il suicidio e Reinhard lo salva. La cinepresa si leva nuovamente in alto, nel finale, su un gruppo di amici lacerato e attonito.



riassunto delle puntate precedenti

1. L'epoca delle prime canzoni - Hermann - 1960

Hermann Simon soffre per il suo amore perduto, Klarchen, e giura a se stesso di non amare mai più. Fa gli esami di maturità e decide di lasciare Schabbach, il suo villaggio natale. "Era come se fossi rinato, non da mia madre ma dalla mia testa". Va a cercare la sua seconda patria, a Monaco. Viene ammesso al conservatorio. Conosce Renate, poi Juan, straniero geniale e poliglotta. Incontra Ansgar, Reinhard, Rob, Stefan, Olga. Invidia Volker e Jean-Marie, inarrivabili studenti degli anni superiori. Vede Clarissa per la prima volta, suo futuro e travagliato amore. Intanto si agitano avanguardie cinematografiche ("Il cinema di papà è morto") e musicali ("La musica è morta, viva la musica").

2. Due occhi da straniero - Juan - 1960/61

Juan non viene ammesso al conservatorio. Accompagna Clarissa al paese natale e ne conosce la madre, le origini e la paura dell'amore. "Dimentichiamo l'amore" dice lei, e si baciano. Hermann si trova a passare durante il ritrovamento di un ordigno bellico, poi va a lavorare con Ansgar in un magazzino di vecchie pellicole. Prime riunioni di amici/artisti alla "Tana della volpe". Hermann fa sesso con Renate e scappa subito dopo. Ha la febbre e delira contro l'amore. Prendono corpo la sua

amicizia con Juan e il suo amore per Clarissa. Tutti e tre ritrovano il corpo di un vecchio barbone morto assiderato. Tutti e tre si abbracciano.

3. Gelosia e orgoglio - Evelyne - 1961

Evelyne arriva a Monaco per cercare le sue vere radici e approda alla "Tana della volpe" (che è poi la villa di sua zia Elisabeth Cerphal). Stefan, Reinhard e Rob proiettano un loro cortometraggio sulle rovine della guerra. Memoria, eredità pesantissima del nazismo, sospetti. Hermann e Juan si beccano per gelosia. Clarissa e Hermann si inseguono e si fuggono. Evelyne conosce Ansgar, s'innamorano e insieme ritrovano le tracce della madre di lei. Olga, aspirante attrice, soffre per Ansgar. Helga, che scrive poesie, è innamorata di Hermann.

4. La morte di Ansgar - Ansgar - 1961/62 Evelyne e Ansgar sono sempre insieme, "Qualcosa di solido in un mondo d'amore e di paura". Clarissa riceve un nuovo violoncello e ha successo con un motivo di Hermann. Il loro gioco è più assurdo e pesante. Evelyne conosce i genitori di Ansgar, che lui rifiuta; è cinico, iconoclasta, autolesionista. Evelyne ammutolisce una festa con la notizia del suo incidente. Il dolore suo e quello della madre di Ansgar sono incompatibili. Hermann e Juan vanno al cimitero, la cinepresa li guarda allontanarsi, poi sale lungo la schiena di un Cristo, su fino agli alberi, e oltre, a scoprire la città.

5. Il gioco con la libertà - Helga - 1962

Helga girovaga per Monaco immersa nelle sue sensazioni e si imbatte in tafferugli tra giovani e polizia. Anche Hermann ne viene coinvolto e gli fracassano la chitarra. Entrambi, sconvolti, si rifugiano alla "Tana". Si ritroveranno a Dulmen, accogliente, sonnolenta provincia natale di Helga, dove Hermann, lasciata Monaco per l'estate, si trova a passare. Dalla TV ancora notizie sugli scontri. Spaventato dall'amore di Helga, Hermann si lascia sedurre dalla sua amica Marianne.

6. Noi, figli di Kennedy - Alex - 1963

Alex, il più anziano del gruppo, filosofo e chiacchierone, ha fame e va in cerca di qualcuno che gli presti dei soldi. Clarissa va ad abortire un figlio che potrebbe essere di Volker o di Jean-Marie, e intanto arriva a Monaco Schnüsschen, amica e conterranea di Hermann. Nessuno degli amici aiuta Alex ma lui ha un colpo di fortuna. E' il giorno della morte di JFK. Helga viene salvata da un tentativo di suicidio e quasi tutti si ritrovano alla "Tana". "Il mondo - pensa Alex - è la totalità dei fatti".

7. I lupi di Natale - Clarissa - 1963

Hermann tiene un concerto "per violoncello assente". Clarissa è ricoverata e passa momenti terribili. Dopo il concerto Hermann e Schnüsschen rimangono da soli. "E' come essere a casa". Hermann si sente attratto da lei e abbandonato da tutti. Helga e Stefan si torturano a vicenda. Volker va a trovare Clarissa e poi a Strasburgo, da Jean-Marie, per Natale. Clarissa è tormentata dalla madre e fugge dall'ospedale. Trova Hermann alla "Tana" da solo. Sono loro "i lupi", che si amano e non sanno appartenersi.

23/01/2006





        
  



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