A Villa dei Pini un test per diagnosticare l'Helicobacter pylori
| MACERATA - Il Breath Test questo il nome dellesame che rivela la patologia che sembra colpire il 58% della popolazione
Il nuovo anno nella Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche si apre con una interessante novità sul fronte medico: la possibilità di effettuare un test, non invasivo, che permette di rivelare la presenza di un’infezione all’epitelio gastrico causata dall’'Helicobacter pylori (Hp). Un’infezione che, si stima, in Italia colpisca la popolazione adulta in una percentuale che si aggira attorno al 58%.
Nella maggior parte dei soggetti affetti dall’infezione non si presentano sintomi: la ricerca di Hp deve essere proposta a tutti i pazienti al di sotto dei 45 anni con dolore epigastrico lontano dai pasti, che migliora con l'assunzione di cibo, ad andamento ciclico e che non presentino sintomi di allarme come dimagrimento, anemia a causa ignota.
“La disponibilità oggi di test non invasivi permette di rivelare la presenza dell'infezione in maniera affidabile, veloce e poco costosa – spiega la dottoressa Simona Piergallini - consentendo di riservare l'esecuzione di esami più complessi, quali la gastroscopia, ai pazienti nei quali risulta indicato un maggior approfondimento diagnostico”.
Attualmente il breath test – questo il nome del test che rivela la patologia - disponibile a Villa dei Pini, risulta il più affidabile test non invasivo per la ricerca dell'Hp sia come prima diagnosi di infezione che come controllo dell'avvenuta eradicazione dopo adeguata terapia antibiotica.
“Viene eseguito in ambulatorio mediante la raccolta di campioni di espirato prima e dopo 30 minuti dall'assunzione da parte del paziente di un’apposita sostanza. – chiarisce la dottoressa Piergallini scendendo nei dettagli – La rilevazione di un aumento della concentrazione di anidride carbonica nelle provette campione rispetto ai controlli è segno di infezione attiva. La sua esecuzione, della durata di circa 40 minuti, prevede esclusivamente il digiuno e la non assunzione nelle tre settimane antecedenti di farmaci inibenti l'acidità gastrica e terapie antibiotiche”.
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23/01/2007
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