PD, agire contro il balzello Ascoli-Mare
Ascoli Piceno | Convocata per venerdì un'assemblea per venerdì insieme a sindacati e amministratori interessati per pianificare i ricorsi da presentare prima dell'entrata in vigore del decreto.

Emidio Mandozzi
La sua introduzione è al momento prevista dal D.L. n. 125/2010 approvato definitivamente dalla Camera il 30/09/2010, che indica nel 30 aprile 2011 il termine entro il quale il Governo deve disciplinare l'applicazione di detto pedaggio (1 euro per le classi A e B, 2 euro per le classi 3, 4 e 5) inerente ai raccordi autostradali in gestione diretta da parte di Anas SpA.
Ritenendo tale applicazione di legge una vera e propria iattura per tutto il territorio piceno già avversato da una crisi economica, produttiva ed occupazionale senza precedenti, il Partito Democratico intende quindi adoperarsi a che tale provvedimento venga revocato quanto prima.
"A tale proposito - dice Emido Mandozzi, capogruppo PD al consiglio provinciale - onde non perdere ulteriore tempo (mai così prezioso come in questi casi), si è deciso di discuterne insieme alle associazioni di categoria dei settori Trasporti e Commercio, ai sindacati di Cgil, Cisl e Uil, ai sindaci ed agli amministratori dei Comuni interessati, con l'intento di ribadire un no convinto a quello che si prefigura essere l'ennesimo balzello a danno dei cittadini e dell'economia del Piceno, addivenendo di conseguenza ad una serie di proposte congiunte in grado di scongiurare l'introduzione del pedaggio".
Oltre a manifestare un forte dissenso di fondo, il Pd intende anche mettere in campo insieme agli attori economici ed agli amministratori del territorio, iniziative tese a salvaguardare il Piceno nel caso in cui il Governo desse seguito al Decreto Legge così come è stato approvato. Nell'ottica dunque di perseguire tali intendimenti, il Pd proporrà all'assemblea l'opportunità di presentare urgente ricorso agli organi competenti, avallato da precipui ordini del giorno presentati e fatti votare dai consigli comunali afferenti ai Comuni di pertinenza.
"Quanto sopra - continua Mandozzi - perché il Pd crede che non basti dichiararsi contrari al pedaggio riguardante il raccordo autostradale Ascoli-Mare: bisogna agire, possibilmente uniti e con le idee chiare. Al no forte e chiaro all'introduzione del pedaggio obbligatorio, bisogna aggiungere impegno politico e proposte in grado di sovvertire ulteriori danni al territorio piceno ed a quanti (ancora) ci lavorano. Perché quanto si sta perpetrando, da parte di un Governo intento nel continuare a "fare cassa" lucrando sulla moltitudine dei cittadini, è niente di più sbagliato in linea di principio, ma ancor più sul piano di una politica economica che dovrebbe guardare con apprensione al Piceno in enorme difficoltà, e che invece pensa solo a colmare le inefficienze (e le furbizie, piccole e grandi) di chi governa questo nostro Paese".
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24/01/2011
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