Nuove polemiche dell'Ulivo su lungomare e zone D2
San Benedetto del Tronto | Il centrosinistra prepara un progetto per riqualificare il centro cittadino e attacca sulle zone D2: no ai ricatti degli imprenditori
di Giovanni Desideri
Si è tenuta sabato 24 gennaio una conferenza stampa dell'Ulivo di San Benedetto, presso la sede di via Mazzocchi (alla presenza del coordinatore Giovanni Gaspari (DS), di Giovanna Calabresi per i Repubblicani Europei, di Giuseppe Iaconi per i Verdi, di Andrea Manfroni per la Margherita, di Giovanni Menzietti per i Comunisti Italiani, di Dante Merlonghi per l'Italia dei Valori), durante la quale Gaspari è tornato ad attaccare l'Amministrazione cittadina su due punti: a) le zone D del Piano Regolatore ("parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per impianti industriali o ad essi assimilati", D.M. 1444 del 2/4/68), con particolare riferimento alle zone D2 (insediamenti artigianali, commerciali e industriali) di via Toti e via Pasubio; b) il progetto per la riqualificazione del lungomare, che secondo le previsioni della Giunta Martinelli dovrebbe avere inizio in due fasi, tra maggio e ottobre 2004, dalla rotonda di via Mare all'altezza di via Donizetti, per complessivi 700 metri e 2 milioni e 500 mila euro circa di spesa.
Sul primo punto le accuse riguardano da un lato il presidente dell'agenzia immobiliare "Centro Servizi Piceni" Giuseppe Citeroni ("qualche imprenditore, ex candidato nella "Lista Martinelli" e primo dei non eletti, che vende già locali uso ufficio [destinazione urbanistica "direzionale", n.d.r.] in zone D2 della città, sostenendo contro gli uffici comunali che questo non richieda una variante al Piano Regolatore da "D2" a "direzionale" e minacciando ricorsi e richieste di risarcimenti verso il Comune che appunto sostiene la tesi contraria. Ma molte sentenze, tra le quali la n. 169 del 13/12/97 del Tar della Valle d'Aosta, stabiliscono che non possono essere accorpate destinazioni diverse in una stessa zona. Citeroni non può quindi pretendere di evitare la variante al Prg. Se poi egli voleva incidere sulle decisioni che spettano al Consiglio comunale doveva prima farsi eleggere durante le elezioni. Ma è anche chiaro che egli non denuncerà il Comune come minaccia di fare, perché non è sicuro di ciò che sostiene").
"Citeroni vorrebbe evitare tale variante, ha proseguito Gaspari, perché questo richiederebbe almeno un anno di tempo e quattro passaggi in Consiglio comunale e soprattutto un aumento dei parcheggi. In una D2, infatti, il decreto 1444 impone l'equivalente del 10% della superficie lorda da destinare a parcheggi, in una zona "direzionale", invece, si sale al 40%. Addirittura all'80% se si installano attività di commercio al minuto".
"Già nel 1990, conclude Gaspari, l'Amministrazione effettuò una variante da "D2" a "direzionale" nella zona di via Pasubio e la prima società a beneficiarne fu la "Smeraldo", di cui sarebbe interessante conoscere i soci".
Dall'altro lato l'Amministrazione stessa, accusata di volersi "piegare di nuovo alla volontà degli imprenditori, come già avvenuto quando è stata apportata una variante al Piano Regolatore per destinare un'area in via Sgattoni alla costruzione della nuova clinica "Stella Maris" o come quando ha scritto nel Piano Idea che il direzionale viene previsto solo in zone a sud di via Pasubio, mentre altre zone in città hanno già tale destinazione".
Infine il dibattito sulla riqualificazione del lungomare. Gaspari è tornato a parlare della necessità di far partire i lavori dal centro, riqualificando tutta l'area dalla Palazzina Azzurra al Caffè Florian (progetto dell'architetto Pozzoli), compresi viale Buozzi e piazza Giorgini e realizzando quel "centro commerciale a cielo aperto", oggetto a sua volta di un progetto degli architetti Palestini e Paolini: "con quei due milioni e mezzo di euro derivanti dalla vendita della farmacia comunale", ha precisato Gaspari, che ha proseguito: "AN si dice d'accordo, ma ancora una volta, tramite il suo capogruppo Galiè, si esprime come se si trovasse all'opposizione. Se AN è d'accordo faccia ciò che dice, invece di parlare soltanto! Noi dell'Ulivo costituiremo giovedì 29 gennaio un tavolo tecnico-politico per redigere un progetto preciso per la riqualificazione del centro: un'area strategica della città".
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24/01/2004
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