Esenzione totale dal pagamento dei buoni pasto nelle mense delle scuole dell'infanzia di Castel di Lama, per uno o più figli, e favore dei genitori e residenti che hanno perso il posto di lavoro per l'aggravarsi della crisi industriale nel comprensorio, sono andati in cassa integrazione o sono nelle liste di mobilità. E poi, sempre per tutelare i legittimi interessi dei cittadini locali, nessun pagamento da parte dell'Amministrazione comunale dell'aumento del 40 per cento dei costi di conferimento dei rifiuti nella discarica di Relluce, deciso dalla società "Ascoli servizi comunali", aumento che già a gennaio si doveva tradurre in un fortissimo incremento della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi e urbani, a carico dei residenti.

Sono le due importanti iniziative illustrate ieri, venerdi 23 gennaio, dal sindaco di Castel di Lama Patrizia Rossini e dall'assessore all'ambiente Piero Mozzoni, in un incontro al quale ha partecipato anche il responsabile dell'Ufficio servizi sociali Domenico Fanesi. La prima azione di valenza sociale, che non ha scadenze, è stata promossa in collaborazione con la CGIL e l'Assessorato provinciale al lavoro guidato da Emidio Mandozzi : " In un momento in cui le aziende del territorio continuano a chiudere e molte persone restano senza lavoro - ha spiegato il sindaco Rossini - e quindi entrano in gravi difficoltà economiche, ci è sembrato utile offrire un sostegno seppur parziale a tutte quelle famiglie che hanno figli a scuola, e che devono affrontare costi ancora maggiori nel quadro di una situazione attuale che purtroppo, dal punto di vista occupazionale sta peggiorando. Così tutti quei residenti che sono ora disoccupati, in scadenza di contratti a termine, in cassa integrazione o con stipendio ridotto del 50%, e ancora nelle liste di mobilità, possono richiedere al Comune l'esenzione totale dei buoni pasto nelle mense delle scuole per l'infanzia, a favore di un o più figli. "

Secondo l'Amministrazione comunale lamense, su dati della Provincia e della CGIL, ci sono adesso a Castel di Lama circa 200 lavoratori in mobilità, e i bambini che usufruiscono dei buoni mensa sono 290.

Quanto al problema dei rifiuti, sempre il Comune ha detto no agli aumenti fino al 40 per cento dei costi di conferimento in discarica dei rifiuti, e quindi anche della TARSU. " Noi abbiamo ribadito alla società di gestione di Relluce, al Comune di Ascoli, e di fronte al Presidente della Provincia Rossi e agli altri 27 amministratori comunali, che non pagheremo nessun costo aggiuntivo per i rifiuti " ha chiarito con determinazione il sindaco Rossini - e ciò fino a quando l'impianto non sarà messo in sicurezza e i cattivi odori cesseranno.

E' un impegno forte che abbiamo preso, dato che non abbiano inserito il maggior onere neanche nel Bilancio che stiamo predisponendo, e ciò perchè non è possibile che dopo 10 anni di proteste e iniziative a vari livelli, non solo non si è risolto del tutto il problema, ma addirittura ci si viene a chiedere un aumento spropositato dei costi ( da 60 a 90 euro la tonnellata, mediamente), con ripercussioni insostenibili sui residenti, anche in termini economici oltre che ambientali.

E poi - ha aggiunto il primo cittadino - dove è finito in questi dieci anni l'equoindennizzo che doveva andare anche ai Comuni vicini al sito della discarica, come previsto nella convenzione, e che Castel di Lama non ha mai ricevuto ?" L'Amministrazione comunale lamense, ha incassato il sostegno di molti altri Comuni del territorio, e ha chiesto alla società di gestione della discarica, il piano finanziario che giustificherebbe l'aumento dei costi, a causa dei lavori di adeguamento dell'impianto. E intanto, per i suoi residenti, non ha applicato le nuove tariffe alla TARSU in vigore già da gennaio 2009.