Anche San Benedetto ricorda l'Olocausto
San Benedetto del Tronto | In occasione della "Giornata della Memoria" del 27 gennaio, l'amministrazione comunale ha organizzato un incontro/dibattito con il Prof. Bartolucci a cui è invitata tutta la cittadinanza.
di Francesca Poli
Il Vicesindaco Antimo di Francesco durante la conferenza stampa
Il 27 gennaio in tutta Italia, a partire da una legge del luglio 2000, e in Europa, è il "Giorno della Memoria", il ricordo della Shoah, lo sterminio del popolo ebreo. La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando l'Armata Rossa sovietica, durante dell'offensiva a Berlino, arrivò presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo per la prima volta il terribile campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti rimasti. Con questa scoperta e le testimonianze dei sopravvissuti il mondo intero conobbe l'orrore del genocidio nazista.
Ma per i sambenedettesi questo giorno non è solo per ricordare ma per far conoscere ai giovani una realtà storica sconcertante accaduta solo 55 anni fa, interessando anche la nostra Nazione, e che ancora oggi continua a rivelare sconcertanti realtà impossibili da dimenticare. Per questo motivo l'amministrazione comunale, insieme con le dirigenti scolastiche Vincenzina Cipriani della scuola Cappella-Curzi e Manuela Germani della Sacconi Manzoni, ha organizzato una manifestazione per martedì 27 gennaio, alle ore 10,30 presso l'Auditorium Comunale, a cui parteciperanno sei classi dei due istituti e la cittadinanza tutta.
Anche quest'anno, ci sarà una relazione, da parte di un docente competente, sull'Olocausto ebraico. Quest'anno sarà il Dott. Guido Bartolucci, assistente del Prof. Marchetti, noto docente della cattedra di "Storia dell'Ebraismo e Storia della Shoah" presso l'Università di Bologna.
"L'obiettivo - spiega il vicesindaco Antimo Di Francesco - è quello di tenere sempre alto il ricordo e di spiegare ai giovani, che studiano solo attraverso i libri la storia, quello che è stato davvero e ciò che esso ha significato, perché è un dovere di tutti non dimenticare il genocidio ebraico che ha cambiato la storia dell'umanità. Questo incontro ha una grande valenza sociale e culturale perché riguarda un passato non troppo remoto, purtroppo, ed è importante conoscerne appieno i retroscena affinché non si ripetano più errori ed orrori simili".
Il progetto di educazione scolastica dell'evento, non si fermerà qui. In occasione del 25 aprile, infatti, quattro terze classi dei due istituti partiranno alla volta della cittadina austriaca di Steir per visitare il campo di concentramento di Mauthausen-Gusen dove trovarono la morte circa 122.000 persone.
Preso la sala consiliare, inoltre, è stata allestita una mostra sui totalitarismi composta da 40 pannelli realizzati dall'A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati) di Milano ed una mostra fotografica di Adriano Cellini dal titolo "Un'ora per cambiare. Per non dimenticare" con immagini del campo di sterminio tedesco di Dachau.
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24/01/2009
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