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Il grande Rava protagonista al Kursaal

| Il jazzista italiano più famoso al mondo ha entusiasmato ieri sera un Kursaal gremito, proponendo classici e brani del suo ultimo album.

di Andrea Castelli

Enrico Rava


Un Kursaal gremito ha accolto ieri sera Enrico Rava e il suo quintetto.

Il trombettista italiano, classe ’39, sicuramente il più conosciuto jazzista italiano nel mondo, ha fatto tappa ieri sera a Grottammare nell’ambito della entusiasmante rassegna “PaeSaggi Sonori” organizzata dal Bitches Brew Jazz Club, ed è sstato il protagonista di una serata all’insegna del jazz che non fa altro che rendere onore a questo fortunato ed emozionante secondo ciclo della rassegna stessa.

In una serata particolare, dopo la presentazione da parte del presidente del club, Sandro Balducci (che ha inoltre ricordato e omaggiato con un caloroso applauso la scomparsa qualche giorno fa di un grande come Michael Brecker),  e un’interessante quanto sacrosanta introduzione dell’assessore alla cultura di Grottammare, Enrico Piergallini, che ha parlato di come con la cultura e con eventi del genere ci si possa scrollare di dosso il peso di quel macigno che ci tiene incollati a terra e non ci permette di volare alto, il triestino Enrico Rava ha preso possesso del palco ed ha deliziato i presenti, sia semplici appassionati che orecchi più raffinati, con le note della sua tromba.

Ad accompagnarlo in questo viaggio musicale, durante il quale ha eseguito per la maggior parte brani dal suo ultimo disco in uscita, The Words And The Day, un quintetto giovane, composto da musicisti di notevole talento.

Al pianoforte Andrea Pozza, la contrabbasso Rosario Bonaccorso, al trombone Gianluca Petrella, e alla batteria un fantastico quanto giovanissimo Emanuele Maniscalco.

Musica sopraffina, elementi virtuosistici notevoli e scambi di frasi, duetti, botte e risposte incantevoli.

La dolcezza della tromba di Rava ha ipnotizzato la sala, miscelata alla raffinatezza delle note del pianoforte, alla precisione e stile nella batteria, e al dinamismo eccellente di tutti gli strumenti nell’insieme.
Un’ora e mezza ininterrotta, intensa, passionale.

Sul palco un uomo che in trent’anni di carriera ha al proprio attivo oltre settanta incisioni di cui moltissime a proprio nome, un uomo dalla grande presenza, che ha solcato da protagonista i palchi di tutto il mondo, rendendosi protagonista nei club di New York e collaborando con i più grandi artisti.

Un bis per salutare e ringraziare i presenti, e una sensazione all’uscita, nel parterre di avere assistito ad un grande concerto.

All’esibizione di un grande musicista.

Uno, come sostenuto dall’assessore Piergallini prima dell’inizio del concerto, che ha saputo guardare alle stelle, e con la sua musica ci aiuta a volare alto e raggiungerle.

26/01/2007





        
  



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