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Indagine sulla Sacra Sindone

| Continua il ciclo di Conferenze della Associazione Sant’Aurea.

di Giuseppe Orsini

Consegna della targa


L’Associazione Sant’Aurea di Ostia Lido, nel V centenario della istituzione della Festa della Sindone (Papa Giulio II, 1506) ha organizzato la conferenza – dibattito dal titolo «Indagine sulla Sacra Sindone», tenuta dalla scrittrice e sindonologa Emanuela Marinelli.
Cito uno dei numerosi libri scritti dalla Relatrice: SINDONE – UN’IMMAGINE “IMPOSSIBILE” - Edizioni San Paolo.

La conferenza si è svolta presso l’Istituto “Giulio Verne” di Acilia con la partecipazione di un folto ed attento pubblico.

La Prof.ssa Marinelli, dopo una sintetica descrizione della Sindone, ne ha ripercorso la storia
che fu incerta nei primi secoli del cristianesimo, quando passò da Gerusalemme ad Istambul, ma che diventa certa dal 1356, quando la ritroviamo in Francia. Nel 1536 a Chambery fu danneggiata da un grave incendio. Passata di proprietà dei Savoia, nel 1578 la Sindone fu trasferita a Torino da Emanuele Filiberto per consentire a San Carlo Borromeo di venerarla.

A Torino si trova tuttora, dopo che Umberto II, alla sua morte nel 1983, l’ha donata al Papa pro-tempore (Giovanni Paolo II).
La relatrice ha quindi illustrato originalità e particolarità scientificamente inspiegabili e non della reliquia.

Certamente la Sindone è del periodo di Cristo, ha avvolto il corpo morto di un uomo crocifisso dopo essere stato flagellato.
Sulla Sindone di sicuro c’è impressa – non dipinta - l’immagine dell’uomo che ha avvolto.
Non c’è la prova scientifica che abbia avvolto il corpo di Cristo prima della sua Resurrezione.
Giovanni Paolo II nel 1998, recatosi a Torino per venerarla, definì la Sindone «Testimone muto della sofferenza, morte e resurrezione». Pur senza pronunciarsi sulla sua autenticità.

Personalmente, ho testimoniato che, durante i 35 anni trascorsi a Torino ed anche successivamente, ho visto più volte la Sindone nelle varie Ostensioni in occasione degli Anni Santi ed in particolari circostanze.

Ho manifestato anche la mia convinzione che la Sacra Sindone conservata a Torino abbia realmente avvolto il Corpo di Cristo per circa 36 ore dalla deposizione dalla Croce (venerdì sera) fino alla sua Resurrezione (al mattino presto della domenica successiva) e che l’immagine impressa sul lenzuolo sia l’effetto della Resurrezione.
La mia convinzione è un atto di fede. Indimostrabile. Ma credibile.
Probabilmente Cristo ha scelto di restare fisicamente tra noi non solo con l’Eucaristia, ma anche con la Sacra Sindone.

Significativamente la Prof.ssa Marinelli, ha concluso la sua relazione citando l’ultima frase del Vangelo di Matteo (28,20): «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo».
Al termine dell’incontro i presenti, manifestamente emozionati sia per le immagini proiettate che per quanto ascoltato, hanno lungamente applaudito la Relatrice, alla quale il Presidente della Commissione Scuola del Municipio XIII, Piero Cucinato, ha consegnato una targa - ricordo.
Spero sia possibile ripetere la conferenza nel Piceno.

28/01/2006





        
  



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Prof.ssa Marinelli
Prof.ssa Marinelli

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