IL “PARCO DEI CALANCHI” TRASFORMATO IN UN “PARCO DEI RIFIUTI”
Castignano | A firma congiunta dei consiglieri comunali Dott. Luigi Cava Dott. Lino Corradetti Dott. Eros De Carolis riceviamo e pubblichiamo questa nota
di Redazione
Con una “operazione lampo” degna dei migliori prestigiatori e con la complice debolezza politica del Sindaco di Castignano, il presidente provinciale Paolo D’Erasmo ha emanato un decreto che trasforma una delle aree paesaggistiche più interessanti del Piceno.
Una delle più interessanti valli della provincia di Ascoli Piceno, quella che si può ammirare in tutto il suo splendore da Ripaberada di Castignano, accoglierà presso la discarica per rifiuti pericolosi sita in località “Alto Bretta”, 31.000 tonnellate di rifiuti urbani prodotti da tutti i Comuni della Provincia. Una vera e propria bomba atomica sulle prospettive di sviluppo turistico del quale pure si era tanto detto nel corso della campagna elettorale.
Difatti, con il progetto “Parco dei Calanchi e dell’Ascensione”, si era fatto un gran parlare della creazione di percorsi naturalistici che avrebbero dovuto coinvolgere i territori di diversi comuni tra i quali quello di Ascoli nel quale ricade per l’appunto la discarica in oggetto.
Invece, con il decreto presidenziale n. 16 del 29 gennaio scorso, il presidente Paolo D’Erasmo ha stabilito che <<in deroga alla Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A), rilasciata dal Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Ascoli Piceno alla Soc. SECIT S.p.a di Roma per la gestione del polo impiantistico di Relluce (territorio del Comune di Ascoli a ridosso di quello di Appignano del Tronto), viene concesso alla stessa SECIT S.p.a. di trattare i rifiuti dei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno costituiti da residui della pulizia stradale e viene autorizzata, in deroga al vigente “Piano provinciale di Gestione dei Rifiuti”, a conferire i rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno presso l’impianto di discarica per Rifiuti pericolosi, ubicato in località ALTO BRETTA di Ascoli Piceno, di proprietà della ditta GETA srl. La Soc. GETA srl, quale titolare della discarica per rifiuti pericolosi sita nel Comune di Ascoli Piceno -Loc. ALTO BRETTA-, in deroga alle autorizzazioni indicate in premessa, è tenuta ad abbancare nel Lotto III della vasca n. 3, per un totale di 31.500 MC e sino ad un massimo di 31.000 tonnellate, i rifiuti urbani dei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno>>.
Si è trattato insomma di un vero e proprio “Blitz” del quale la comunità residente del territorio interessato era totalmente ignara. I consiglieri di minoranza Luigi Cava, Lino Corradetti ed Eros De Carolis, chiederanno chiarimenti all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Fabio Polini, per conoscere se fosse a conoscenza di tali determinazioni e quali provvedimenti intenda adottare per la tutela del territorio.
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31/01/2015
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