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Silvestri a Catalucci:"Non sono io a vivere in modo virtuale la città"

Ascoli Piceno | Ne è una riprova la sua affermata “invasione dei topi” alla scuola materna Collodi.

di Dr. Giovanni Silvestri

In relazione all’intervento di Emidio Catalucci, capogruppo consiliare dei Comunisti Italiani, che lamenta uno “strano modo di intendere le cose” relativamente ad una mia supposta politica dell’effimero, vorrei far osservare al consigliere comunale che non sono certo io a vivere in modo virtuale la città.

Ne è una riprova la sua affermata “invasione dei topi” alla scuola materna Collodi.

La miglior risposta è quella fornita dalla direttrice Giovanna Angelini che in una lettera agli organi di informazione della città, ha chiesto una rettifica a quanto pubblicato affermando, cito testualmente “dispiace dover constatare con quanta superficialità sia stata affrontata l’intera questione” e puntualizzando che “Lunedì 10 gennaio, alla riapertura delle scuole, dopo l’interruzione natalizia, sono stati scoperti i primi segni di una probabile presenza di topi all’interno dell’edificio (probabile, consigliere Catalucci). Nella stessa mattinata è stato chiesto al Comune un intervento urgente di derattizzazione e i genitori degli alunni sono stati doverosamente e tempestivamente informati dalle docenti.

Mercoledì 12 gennaio alla riapertura delle scuola è intervenuta la ditta incaricata dal Comune per la derattizzazione. Il tecnico accompagnato da un rappresentante dell’Amministrazione comunale ha provveduto immediatamente a tutte le operazioni necessarie. Nel pomeriggio dello stesso giorno il Comune ha completato la bonifica dei locali disinfestando secondo le modalità indicate dal Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Zona territoriale 13”.

La scuola, quindi, non è stata mai chiusa e al contrario, la stessa direttrice Angelini ha sottolineato la “rapidità e dell’efficacia degli interventi posti in atto dall’ Amministrazione”.
Appare quindi pretestuoso e strumentale l’intervento di Emidio Catalucci, a conferma del fatto che la politica virtuale non è prerogativa della destra.

Sulla “Collodi” nessun intervento stizzito ma semplici puntualizzazioni rispetto ad accuse infondate e, queste sì, virtuali. Nessuno, tra l’altro, mi ha tolto la delega della pulizia dei plessi perché come Emidio Catalucci, in quanto consigliere comunale, dovrebbe ben sapere, la pulizia del plesso è stato un momento sinergico tra alcuni assessorati: Pubblica Istruzione e Ambiente. Infatti dovendo l’assessorato all’Ambiente procedere alla disinfestazione e derattizzazione della città, abbiamo inserito in tale intervento anche la  disinfestazione e derattizzazione dei plessi scolastici, così da ottimizzare l’intervento.

Ottimizzazione degli interventi, consigliere Catalucci. Non deleghe ritirate.
E a proposito di ottimizzazione vorrei far presente che anche la “grande” notizia della tinteggiatura  e della pulizia  delle aule della scuola elementare di SS. Filippo  Giacomo non è stata certo enfatizzata dall’Amministrazione anche se ci ha fatto molto piacere ricevere i ringraziamenti dei genitori. O forse anche loro, consigliere Catalucci, hanno una visione virtuale della città?

Infine, per quanto riguarda la “paradossale elargizione” di 5000 euro alle scuole che, erroneamente, il consigliere Catalucci chiama “private” perché la legge le definisce “parificate”, faccio osservare che da anni questa Amministrazione considera queste scuole uguali, appunto perché “parificate”, alle altre non operando così al contempo alcuna discriminazione tra gli studenti delle scuole pubbliche e le definite “private” che non sono, tra l’altro, quattro ma nove. Una realtà ben consistente nel panorama cittadino.

I bambini della Collodi non resteranno privi dei giochi e del materiale didattico (anche se non ci sono pervenute richieste al riguardo) perché, tra l’altro, in questi anni abbiamo sempre evaso tutte le richieste che ci cono state presentate dalle scuole cittadine, ad esempio, per la “Collodi” tra il 2003 e il 2004 abbiamo acquistato 8 tavoli, 180 seggioline e 25 tavoli rettangolari per refettorio.

Peccato quindi che il consigliere Catalucci pratichi la politica dell’effimero e del virtuale, perdendo così di vista la città reale.

* Assessore alla pubblica istruzione

31/01/2005





        
  



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