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Fado europeo

San Benedetto del Tronto | Misia - Delikatessen Café Concerto

di

MISIA

Delikatessen Cafè Concerto

Chi avesse visto di recente il magnifico film "Passione" di John Turturro, (che in qualità di regista aveva già firmato il suggestivo "Romance & Cigarettes", nel 2006), dedicato a Napoli e ai suoi intrecci e confluenze musicali, ("città dipinta di suoni", così la descrive l'attore) avrà notato certamente la presenza di Misia, caschetto di capelli alla Louise Brooks, a fianco di Peppe Servillo e gli Avion Travel nella brillante interpretazione in napoletano di "Era de maggio" di Salvatore Di Giacomo su musica di Mario Costa.

Cantante portoghese di Porto, Susana Maria Alfonso de Aguiar, in arte Misia in omaggio alla regione dell'Asia Minore, centro di confluenza di popoli e di arti, si è trasferita in un primo tempo a Barcellona come ballerina di cabaret catalano presso il teatro El Molino e ha poi dirottato la sua strada verso Parigi dove vive e lavora da anni in vari teatri della città e ha ottenuto nel 2011 l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine delle Arti e delle Lettere.

Poliglotta e cantante di spessore, Misia passa con estrema facilità dal francese allo spagnolo, dall'inglese al catalano, dal giapponese all'italiano. La sua presenza scenica è notevole e fa venire in mente le caves degli esistenzialisti negli anni Cinquanta. Il suo percorso musicale vanta una decina di lavori molto sofisticati nei quali alterna al fado la musica latina attraversando tango, copla, bolero e canzone francese. La sua cifra stilistica è fatta di colori teatrali drammaturgici che riesce a rappresentare con estrema eleganza e con una voce molto intensa unito ad una continua ricerca poetica (di spessore è la sua scelta di versi di Pessoa messi in musica da alcuni artisti portoghesi). Per questo ultimo lavoro ha creato un'atmosfera di intimità nella quale offre uno spettacolo complesso ospitando artisti di notevole spessore come il tenore messicano Ramon Vargas, i deliziosi francesi dei Dead Combo, il gruppo klezmer sefardita portoghese dei Melech Mechaya, la chitarra dell'eclettico bluesman The Legendary Tigerman (al secolo Paulo Furtado) o la magica voce della brasiliana Adriana Calcanhotto con la quale duetta nella delicata "Que sera" (nulla a che vedere con Chico Buarque). Davvero magnifiche sono esecuzioni come "Le mots d'amour", che fa aleggiare lo spirito di Edith Piaf o quella di "Oblivion", immortale capolavoro di Astor Piazzolla eseguito come un lied per pianoforte e voce che conduce ad un'altrettanto fascinosa voce recitante (in francese), E' quella di Iggy Pop, ospite nel brano di chiusura "La chanson d'Helene".

Tra fado e musica d'autore questo disco è un piccolo viaggio da compiere nella moderna canzone europea del Novecento.

Voto 7/10

04/01/2014





        
  



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