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I dipendenti della Provincia ricordano le vittime del sud-est asiatico

| MACERATA - Silenzi:"Occorre trovare in questo momento i canali giusti attraverso i quali far giungere i fondi là dove servono realmente"

Anche la Provincia di Macerata ha aderito, questa mattina, all’iniziativa europea di solidarietà per le vittime del Sud Est asiatico. Come proposto in tutta Europa, i dipendenti dell’Ente hanno osservato alle ore 12, ciascuno sul proprio posto di lavoro, 3 minuti di silenzio in ricordo delle migliaia di vite umane spezzate dall’immane tragedia del maremoto.

Dopo il raccoglimento, nella sede centrale di corso della Repubblica, il presidente Giulio Silenzi ha incontrato tutti il personale presente e ha espresso il comune sentimento di viva impressione ed angoscia per quanto accaduto nell’Oceano Indiano. “Per rispondere in maniera adeguata alle necessità delle popolazioni colpite dal maremoto – ha detto il presidente – occorre trovare in questo momento i canali giusti attraverso i quali far giungere i fondi là dove servono realmente per un progetto concreto di assistenza.

E’ necessario inoltre raccogliere le forze, per non disperdere risorse. Il 13 gennaio si riuniscono le Province delle Marche per coordinare le proprie azioni e la prossima settimana convocheremo a Macerata la nostra Conferenza provinciale delle autonomie, così da raccordarci anche con gli enti locali del territorio. Nella prossima riunione di Giunta, inoltre, la Provincia raddoppierà la cifra di 5 mila euro che ha già stanziato per un immediato aiuto umanitario, mentre dagli assessori giungeranno altre migliaia di euro grazie alla rinuncia ad alcune indennità.

Questi e gli altri contributi che riusciremo a raccogliere anche fra i dipendenti dell’ente che vorranno aderire ad una sottoscrizione interna – mi sento di proporre, ad esempio, la devoluzione di un’ora del loro lavoro – dovranno confluire tutti in un unico fondo che servirà a finanziare un comune progetto concreto. Questa è l’idea che mi sento di lanciare in un momento in cui la solidarietà internazionale passa davvero attraverso ciascuno di noi. Decideremo poi insieme come utilizzare quanto riusciremo a raccogliere”.

05/01/2005





        
  



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