E' palese la contraddizione in cui sono incorsi, nella faciloneria dell'esposizione e nella confusione delle idee, i signori Canducci, Marinucci e Capriotti. Anche con arroganza scrivono di liste e poli nati per "sfruttare... trattare... usare i loro voti come arma di ricatto" e, contestualmente, propongono all'IDV, ai Socialisti, a SEL di "creare un polo riformista". Contro il PD (ma il PD non è più il riformista per eccellenza?), per il cambiamento di contenuti e metodi dell'amministrazione in carica di cui sono tutt'ora parte consenziente, pacata, tranquilla, sommessa.

Certo i Verdi, per solidarietà e collateralità, forse non hanno mai saputo alcunché di megavarianti, di megastoccaggi, di piazza Kolbe, di incarichi e consulenze, di PRG, di partecipazione e trasparenza, dei pini... segati davanti al Comune, etc.
E dunque, i Sigg.ri Canducci Marinucci e Capriotti credono allora di essere responsabili e credibili soltanto ad allorché definiscono rappresentano e giudicano le liste civiche così in malo modo?

Le offese non conducono da alcuna parte. Concorrono anzi ad alzare il tiro della polemica e del niente, a trasformare una competizione democratica in una corrida. E soprattutto non consentiranno un giudizio sereno da parte del cittadino elettore su programmi ed uomini.

Per quanto ci riguarda, la nostra lista FORZA SAN BENEDETTO è fatta di donne ed uomini, giovani ed adulti, imprenditori e professionisti, impiegati ed operai, occupati e non, pubblici e privati. Non ha padrini né padroni, non gode di finanziamenti statali, si autofinanzia con il contributo dei partecipanti i quali si pagano pure le telefonate.

Per cambiare non solo una amministrazione ma la nostra città, nel senso di una migliore qualità della vita. Per godere di una città animata, dai suoni, dagli odori, dai sapori, dagli alberi, dalla gente e dalle attività.

E' molto chiedere rispetto? Noi ci sentiamo di doverlo a tutti, nessuno escluso.