"Una Befana disastrosa sulle strade".
| FORLI' - ASAPS:"Incidenti gravissimi che evidenziano i soliti fattori di rischio: velocità, alcol, cantieri stradali. E la situazione dei controlli è assolutamente desolante".
L'incredibile sequela di incidenti stradali che ha funestato la notte e il giorno della Befana (A11 Chiesina Uzzanese - Reggio Emilia, Mantova, Civitavecchia ecc.), è la probabile conseguenza di una serie di fattori sfavorevoli che si sono sommati. Al traffico intenso del movimento del giorno festivo e dell'inizio dei rientri dal ponte natalizio si è sommato il fattore rischio tipico delle notti del fine settimana.
L'incidente dell'A11 avvenuto in corrispondenza di un cantiere autostradale ripropone l'elemento di rischio particolarmente elevato, determinato dalla cantieristica di lunga durata e dal fatto che non si riesca in nessun modo ad imporre i limiti di velocità prescritti. Quasi che viaggiare a forte andatura in autostrada sia una sorta di dovere.
Certamente in alcuni casi sarebbe opportuno vigilare costantemente con apposite Autobox i tratti cantierati per dare la certezza della sanzione a chi supera i limiti stabiliti. Inoltre, pur in presenza di una segnaletica a norma, sarebbe opportuno che in corrispondenza del cambio di corsia venissero comunque posizionati appositi ed esistenti attenuatori d'urto, per altro economici e di facile installazione, (ma da omologare) capaci di limitare le conseguenze degli impatti e di impedire che i veicoli si involino attraverso quella sorta di trampolino costituito dalla cuspide.
Non ci stancheremo mai di sottolineare l'assoluta esigenza che tutti i trasportati, compresi i bambini siano adeguatamente cinturati e che si resista all'attrazione dell'utilizzo del cellulare.
Gli altri incidenti della notte hanno avuto le tipiche e conosciute connotazioni dello stragismo stradale del fine settimana: la stanchezza e in alcuni casi forse l'alcol ha giocato il loro tragico ruolo.
E' poi desolante constatare come le provinciali e le statali continuino ad essere veramente scarsamente vigilate. E anche nelle autostrade cominci a farsi pesante la carenza degli organici della Stradale.
Se ci fosse un giornalista inviato speciale che facesse un giro notturno delle nostre strade a vedere cosa succede e come sono vigilate ne nascerebbe un altro scandalo. Forse non ce n’é bisogno perché la realtà si conosce. E' sotto gli occhi di tutti.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
L'incidente dell'A11 avvenuto in corrispondenza di un cantiere autostradale ripropone l'elemento di rischio particolarmente elevato, determinato dalla cantieristica di lunga durata e dal fatto che non si riesca in nessun modo ad imporre i limiti di velocità prescritti. Quasi che viaggiare a forte andatura in autostrada sia una sorta di dovere.
Certamente in alcuni casi sarebbe opportuno vigilare costantemente con apposite Autobox i tratti cantierati per dare la certezza della sanzione a chi supera i limiti stabiliti. Inoltre, pur in presenza di una segnaletica a norma, sarebbe opportuno che in corrispondenza del cambio di corsia venissero comunque posizionati appositi ed esistenti attenuatori d'urto, per altro economici e di facile installazione, (ma da omologare) capaci di limitare le conseguenze degli impatti e di impedire che i veicoli si involino attraverso quella sorta di trampolino costituito dalla cuspide.
Non ci stancheremo mai di sottolineare l'assoluta esigenza che tutti i trasportati, compresi i bambini siano adeguatamente cinturati e che si resista all'attrazione dell'utilizzo del cellulare.
Gli altri incidenti della notte hanno avuto le tipiche e conosciute connotazioni dello stragismo stradale del fine settimana: la stanchezza e in alcuni casi forse l'alcol ha giocato il loro tragico ruolo.
E' poi desolante constatare come le provinciali e le statali continuino ad essere veramente scarsamente vigilate. E anche nelle autostrade cominci a farsi pesante la carenza degli organici della Stradale.
Se ci fosse un giornalista inviato speciale che facesse un giro notturno delle nostre strade a vedere cosa succede e come sono vigilate ne nascerebbe un altro scandalo. Forse non ce n’é bisogno perché la realtà si conosce. E' sotto gli occhi di tutti.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
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06/01/2007
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