Giorno del Ricordo, una seduta del Consiglio aperta alle scuole
| Al cineteatro Cecchetti erano presenti numerosi studenti delle classi terze di scuola media e degli istituti superiori, il sindaco Erminio Marinelli e la giunta comunale, il consigliere regionale Ottavio Brini ed i rappresentanti delle forze dell'ordine
Il Consiglio comunale di Civitanova ha celebrato questa mattina il “Giorno del ricordo”, istituto dal Parlamento italiano con una legge del 2004 al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Per l’occasione, al cineteatro “Cecchetti” erano presenti numerosi studenti delle classi terze di scuola media e degli istituti superiori, accanto al sindaco Erminio Marinelli e alla giunta comunale, al consigliere regionale Ottavio Brini e a rappresentanti delle forze dell’ordine.
La seduta si è aperta con la proiezione di un filmato dal titolo “Foibe: martiri dimenticati”, seguita dalla lettura della preghiera dell’esule da parte di Giorgio Pollastrelli.
A ripercorrere le tappe delle complesse vicende che hanno interessato in particolare l’Istria è stato Francesco Zuliani, presidente dell’Associazione famiglie rovignesi e componente dell’Unione istriani. Originario di Rovigno d’Istria, Zuliani è andato in esilio con la propria famiglia a Bari.
“Un’esperienza, quella dell’esilio – ha detto – che hanno vissuto 350 mila persone, che hanno dovuto abbandonare la propria terra lasciando dietro di loro una scia di 10 mila morti. Il più grande esodo nella storia d’Italia – ha aggiunto Zuliani – nonché una pagina rimasta a lungo nel silenzio insieme alla tragedia degli infoibati e al genocidio degli italiani d’Istria. Un periodo atroce di cui oggi si comincia a parlare grazie anche a diversi lavori dedicati a tali eventi”.
Il capogruppo dei Ds Giorgio Berdini, che ha raccontato una vicenda che in quel periodo ha coinvolto anche la sua famiglia, ha sottolineato la necessità di lasciare agli storici il compito di studiare i drammatici eventi legati alle foibe, così da “evitare che la questione diventi materia di disputa politica”. Lo stesso Berdini ha invitato gli studenti presenti a “studiare la storia” e ha posto l’accento sull’utilità delle “memorie che servono a unire, non a dividere”.
Il consigliere Marco Diomedi (FI) ha ribadito l’opportunità di “istituire un’unica celebrazione in memoria dei vari stermini e genocidi contro l’umanità”. Lo stesso Diomedi ha messo in evidenza l’importanza dell’approfondimento dei fatti storici, anche in maniera autonoma, da parte dei ragazzi, e sottolineato come l’insegnamento della storia potrebbe risultare più efficace se esso avvenisse anche attraverso i testimoni diretti degli eventi.
Rivolgendosi ai ragazzi, in chiusura della seduta il presidente del Consiglio comunale, Sergio Vastaroli, ha auspicato che “la manifestazione di oggi costituisca un momento di riflessione”. “Ricordare queste pagine di storia – ha detto Vastaroli – deve servire per trarne insegnamento e far sì che determinate tragedie non si ripetano”.
Per l’occasione, al cineteatro “Cecchetti” erano presenti numerosi studenti delle classi terze di scuola media e degli istituti superiori, accanto al sindaco Erminio Marinelli e alla giunta comunale, al consigliere regionale Ottavio Brini e a rappresentanti delle forze dell’ordine.
La seduta si è aperta con la proiezione di un filmato dal titolo “Foibe: martiri dimenticati”, seguita dalla lettura della preghiera dell’esule da parte di Giorgio Pollastrelli.
A ripercorrere le tappe delle complesse vicende che hanno interessato in particolare l’Istria è stato Francesco Zuliani, presidente dell’Associazione famiglie rovignesi e componente dell’Unione istriani. Originario di Rovigno d’Istria, Zuliani è andato in esilio con la propria famiglia a Bari.
“Un’esperienza, quella dell’esilio – ha detto – che hanno vissuto 350 mila persone, che hanno dovuto abbandonare la propria terra lasciando dietro di loro una scia di 10 mila morti. Il più grande esodo nella storia d’Italia – ha aggiunto Zuliani – nonché una pagina rimasta a lungo nel silenzio insieme alla tragedia degli infoibati e al genocidio degli italiani d’Istria. Un periodo atroce di cui oggi si comincia a parlare grazie anche a diversi lavori dedicati a tali eventi”.
Il capogruppo dei Ds Giorgio Berdini, che ha raccontato una vicenda che in quel periodo ha coinvolto anche la sua famiglia, ha sottolineato la necessità di lasciare agli storici il compito di studiare i drammatici eventi legati alle foibe, così da “evitare che la questione diventi materia di disputa politica”. Lo stesso Berdini ha invitato gli studenti presenti a “studiare la storia” e ha posto l’accento sull’utilità delle “memorie che servono a unire, non a dividere”.
Il consigliere Marco Diomedi (FI) ha ribadito l’opportunità di “istituire un’unica celebrazione in memoria dei vari stermini e genocidi contro l’umanità”. Lo stesso Diomedi ha messo in evidenza l’importanza dell’approfondimento dei fatti storici, anche in maniera autonoma, da parte dei ragazzi, e sottolineato come l’insegnamento della storia potrebbe risultare più efficace se esso avvenisse anche attraverso i testimoni diretti degli eventi.
Rivolgendosi ai ragazzi, in chiusura della seduta il presidente del Consiglio comunale, Sergio Vastaroli, ha auspicato che “la manifestazione di oggi costituisca un momento di riflessione”. “Ricordare queste pagine di storia – ha detto Vastaroli – deve servire per trarne insegnamento e far sì che determinate tragedie non si ripetano”.
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11/02/2007
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