Domani si pronuncerà' la commissione nazionale del Pd in merito allo strano caso marchigiano che fa riflettere sulle spaccature interne al partito, di cui è' caso emblematico.

E così il Pd sambenedettese presenta il suo sostegno alla candidatura di Francesco Comi, mentre asserisce con solennità che il congresso si farà, che l'assemblea che lo aveva dismesso non è legittimata a decidere e che si va avanti con il vento in poppa. I segretari sono inviatati a indire i seggi, che saranno tre,in via Damiano Chiesa, in via Balilla e in via Manara, aperti dalle 8 alle 20: potranno votare tutti, iscritti e non, con un contributo di due euro.

"Renzi infatti promette di far rispettare le regole a tutti", e le correnti "sembrano definitivamente rottamate". Nella lista sambenedettese c'è tutta la rappresentanza del caso, nella speranza di costruire un progetto che metta al bando la vecchia politica, ma si leghi fortemente ai territori, con un partito aperto e forte nei circoli.

Se il comitato pro Comi a livello regionale sostiene il Lab demo di Pittella, Comi, già promotore dell'abbattimento dei costi della politica - ha rinunciato al vitalizio nove anni fa - promette di fare solo in segretario, e di non darsi disponibile per giochi di potere e inciuci. Nella lista insieme a lui molti volti noti in città - Mauro Pesarini, Gianluca Pompei, Anna Rosa Cianci, Pierfrancesco Morganti, Antonio Capriotti, Mattia Sciatta, Cinzia Quagliarini, Ena Pellei, Felice Gregori, per un totale di 22 candidati destinati a "entrare nell'assemblea regionale e in molti casi probabilmente anche nella direzione".

Con il sostegno di Perazzoli, il segnale che Comi vuole dare va nel segno della valorizzazione del nostro territorio: confermata la chiusura della sua campagna nella sede dell'associazione pescatori, in via Marinai d'Italia, sabato alle 18,45.

E se alcuni ricordano la presidenza del candidato alla commissione sanità come un demerito, i suoi ribadiscono che Comi è stato depauperato dei suoi poteri, peraltro solo consultivi.

E si augurano che il suo avvicendamento alla segreteria regionale del Pd aiuti a ricucire gli strappi e a rimettere al centro le Marche, il Paese e il Partito.