L’elettrificazione della tratta Ascoli-San Benedetto è l’intervento di assoluta priorità per quanto riguarda la mobilità ferroviaria per persone e merci della provincia. Lo hanno ribadito in tanti, da Luciano Agostini, vice presidente della Provincia “ Nel 2004 lo avevamo già inserito nel programma quadro e richiesto all’allora governo Berlusconi che non l’ha mai preso in considerazione”.

L’assessore regionale al Bilancio e ai Trasporti Pietro Marcolini : “Per quella tratta è allo studio l’impiego di un treno della ditta francese Bombardier alimentato sia a diesel che a corrente elettrica in modo da poter sfruttare contemporaneamente le due risorse mano a mano che precedono i lavori di elettrificazione”, l’assessore ai Trasporti della Provincia di Ascoli Ubaldo Maroni “Una volta completato i lavori essa potrà diventare parte integrante di quella metropolitana di superficie per la quale entro le prossime settimane ci aspettiamo un progetto redatto da una ditta specializzata di Perugia. Nel frattempo prevediamo a medio termine una incentivazione per i semafori intelligenti ”. L'obbiettivo è quello di creare per i mezzi pubblici un "onda verde"  che ne accorci i tempi di circolazione.

Il sindaco Giovanni Gaspari :”Se è vero che il nostro territorio comunale non è tra i più inquinati della regione tuttavia dobbiamo intervenire in modo preventivo e deciso per attenuare il fenomeno e intensificare gli interventi atti a cercare di limitare sempre di più il traffico veicolare aumentando la portata e la qualità dei servizi dei mezzi pubblici“. Concetto ribadito dall’assessore ai Trasporti Settimio Capriotti :”Dobbiamo aumentare le corse in modo che aree urbane importanti come Ponterotto, Santa Lucia e la zona industriale di Acquaviva non rimangano tagliate fuori “.

Nel frattempo la Regione ha deciso di aumentare di 51 mila euro i fondi destinati a coprire il fabbisogno del trasporto pubblico locale innalzando la somma complessiva da 630 a 681 mila euro ed espandendo da 389.918 a 421.276 mila i kilometri da coprire. Motivo di soddisfazione per i responsabili provinciali e regionali è il successo sempre più consolidato che sta riscontrando l’attivazione della tratta Ascoli-Ancona (costo annuale di 400 mila euro)che specie il lunedì, fa spesso registrare il tutto esaurito.

Sulle recenti polemiche riguardanti la decisione della Start di dotare la città di Ascoli di quattro bus a metano senza darne uno a San Benedetto il direttore provinciale dei Trasporti Pubblici Sergio Strali ha fatto rilevare che la provincia non può intervenire visto che la decisione compete esclusivamente agli indirizzi strategici della partecipata. Ma il 19 febbraio si dovrà riunire il CdA in previsione dell’approvazione di Bilancio del 30 aprile e di conseguenza si prevede un generale ricambio ai vertici  con probabili nuovi indirizzi di gestione più sensibili all’intero territorio e non solo al capoluogo di provincia.

Non per niente Gaspari ha intenzione di portare al prossimo consiglio comunale l’ampliamento del deposito mezzi situati in zona Ragnola. Intanto la Regione non intende rinnovare nessuna convenzione con la RFI (Rete Ferroviaria Italiana) se prima non andranno rivisti i tagli alle fermate dell’Eurostar. Così come è allo studio una convenzione con lo stesso ente ferroviario riguardo ad alcune stazioni minori dove la regione si farebbe carico degli interventi strutturali mentre la società ferroviaria le darebbe in comodato ai comuni i quali ne assegnano la gestione a privati o ad associazioni come è già avvenuto ad Urbisaglia (associazioni cacciatori), Grottammare (Vigili Urbani) a Porto Sant’Elpidio (Lido Degli Aranci). La possibilità di una tale soluzione sarà all’ordine del giorno mercoledì 21 febbraio ad Ascoli quando si riuniranno tutti i sindaci delle fermate ferroviarie interessate.