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Assemblea lavoratori ERSU in Regione

| ANCONA - L’assessore Pistelli: nessuna privatizzazione: mai presa in considerazione dalla giunta. Giusto aprire un tavolo di confronto per chiarire le posizioni. A breve incontro con l’Assessore Ascoli.

“Non c’è nessun tentativo in atto di privatizzazione degli ERSU. Più in generale, la giunta non ha alcuna intenzione di privatizzare quelli che considera Enti strumentali, cioè “bracci operativi” dell’Amministrazione, e gli ERSU fanno parte di questa categoria.
Di conseguenza i lavoratori ERSU continueranno a essere personale regionale a tutti gli effetti, con la tutela del lavoro, garantita dal contratto degli enti locali.”

Così l’assessore Loredana Pistelli che ha partecipato all’assemblea dei lavoratori ERSU, intervenuti numerosi per esprimere le loro preoccupazioni, anche attraverso le rappresentanze di CGIL, CISL, UIL.

L’assessore ha ribadito che la giunta sta seguendo un percorso assolutamente trasparente, che va nella direzione della tutela del diritto allo studio, e, in questo senso gli ERSU rappresentano un punto di riferimento significativo e importante, perché danno sicurezza alla comunità degli studenti in primo luogo, fornendo i servizi necessari per garantire questo diritto.
Ha invitato l’assemblea a guardare serenamente al lavoro della giunta e ha ricordato l’impegno del governo regionale per garantire un futuro all’Università di Urbino.

Non è nemmeno nelle intenzioni della giunta – ha detto la Pistelli – pensare a società miste, pubblico-privato, che era un’altra la preoccupazione degli intervenuti.
Comunque – ha detto l’assessore – “è certo che un ulteriore chiarimento è opportuno. Mi farò, quindi, portavoce in giunta di quanto emerso da questa assemblea. Molte risposte vi verranno date nell’incontro che, a breve, avrete con l’assessore Ugo Ascoli.”

La Pistelli ha anche chiarito l’iniziativa assunta di prevedere una comunicazione istituzionale sui tre quotidiani: “proprio perché ci siamo resi conto che si diffondevano allarmismi non giustificati, si è ritenuto di garantire che ci fosse una comunicazione precisa e puntuale della giunta, per rispondere anche a chi, per ragioni solo politiche, pensava di montare un caso su fatti inesistenti”.

14/02/2007





        
  



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