Giunta Martinelli: venerdì sera l'ora della verità
Sant'Elpidio a Mare | Grande attesa in città per il Consiglio comunale dove si voterà la mozione di sfiducia contro la Giunta
di Pierpaolo Pierleoni
Per l'Amministrazione Martinelli è vicina l'ora della verità. Si terrà venerdì sera alle 21 il Consiglio comunale più atteso degli ultimi anni. Sul tavolo la mozione di sfiducia che gli esponenti del centrosinistra hanno protocollato in Comune alcuni giorni fa e che dopo l'addio alla Giunta da parte dei Democratici e popolari sembra destinata a trovare le firme sufficienti a far cadere il Sindaco ed il suo esecutivo.
Negli ultimi giorni nulla è trapelato su incontri e confronti tra le parti politiche, ma sembra naturale che da parte del centrodestra sia stato compiuto il tentativo di trovare tra i consiglieri comunali d'opposizione terreno fertile per un accordo teso a riformulare la maggioranza consiliare e consentire al Sindaco di portare a termine la legislatura. Principale oggetto del contendere sembra sia stata Mascia Luciani, eletta per Rifondazione comunista, poi passata a gruppo autonomo dopo l'abbandono da parte del suo partito.
Nonostante abbia firmato la mozione di sfiducia, non ha nascosto le sue perplessità sull'opportunità di aiutare il gruppo Lattanzi a far cadere l'Amministrazione. Ma sembra a questo punto che le possibilità di clamorose sorprese sia piuttosto lontana. In caso di assenza di qualcuno degli esponenti del centrosinistra o dei Democratici e popolari, la mozione potrebbe però non passare. La coalizione a sostegno del sindaco conta infatti dieci voti, considerando la presenza di tutti i consiglieri ed il voto del primo cittadino. Basterebbe un solo banco vuoto per far saltare la mozione di sfiducia, anche se i nodi tornerebbero presto al pettine all'approvazione del bilancio.
Se tutto dovesse andare secondo previsioni, quindi, venerdì sera si consumerà l'ultimo atto dell'Amministrazione guidata da Giovanni Martinelli. In caso di approvazione della mozione di sfiducia, dovrebbe esserci tutto il tempo per gli atti burocratici da completare entro il 24 febbraio, così da andare alle urne subito, la prossima primavera, ed evitare il commissariamento. E a quel punto, si preannuncerebbe una campagna elettorale dal clima incandescente.
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14/02/2007
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