Pubblico delle grandi occasioni all’hotel Calabresi di San Benedetto, dove lunedì 14 febbraio la Margherita ha presentato i propri candidati alle regionali: Gian Mario Spacca, alla presidenza, e Sandro Donati come consigliere.

 

Donati ha parlato del tema titolo dell’incontro (“Una nuova Regione per costruire un nuovo piceno”). Ha definito la decisione di partecipare alla competizione elettorale del 3 e 4 aprile con una federazione di partiti riformisti, “una intelligente elaborazione collettiva”. “La presenza della Margherita - ha aggiunto - è determinante per il raggiungimento degli importanti obiettivi che la prossima legislatura si deve prefiggere, dando vita ad una regione più dinamica, più aperta alle esigenze dei territori, più attenta ai problemi di una società alla prese con trasformazioni strutturali notevoli”.

 

Per lo sviluppo del Piceno ha posto l’attenzione sulla nuova nascita della Provincia di Fermo (“l’idea del frazionamento non può essere di sicuro considerata la panacea di tutti i mali”), passando poi ad esaminare le questioni della crisi economica, della sanità, del turismo, della “situazione d’impasse in cui versano amministrazioni comunali come quella di San Benedetto”.

 

Gian Mario Spacca ha parlato da parte sua di una Regione “più vicina alle esigenze ed ai bisogni dei cittadini, che fino ad oggi non sono riusciti a percepirla come “istituzione amica”. Spacca ha parlato di “investimenti globali”, da destinare alla cultura per affrontare le sfide del futuro, tramite l’innovazione tecnologica e l’enorme patrimonio umano di giovani laureati, che fino ad oggi è stato sottoutilizzato. Ma sopra ad ogni altra cosa Spacca pone il massimo coordinamento d’azione tra le diverse amministrazioni operanti sul territorio per arrivare a compiere scelte oculate che siano caratterizzate dall’uniformità d’intenti.

 

Intervento anche di Giuseppe Fioroni, responsabile nazionale della Margherita per gli enti locali.  “La Federazione unitaria - ha detto - nasce dal bisogno di un maggiore coordinamento tra le forze riformiste e la Margherita ne è elemento essenziale ed imprescindibile.”