Lo scandalo della normalità
San Benedetto del Tronto | La show girl Ilary Blasi sfrutta il pancione per la pubblicità. Ma a stupire è il suo matrimonio con il pupone Francesco Totti perchè la regolarità è ormai tabù.
di Laura Ripani
In tempo di Dico, pacs e famiglie sfasciate, in Italia nasce un nuovo tabù: la famiglia regolare. Lo fa intendere un'illustre penna del Corriere della Sera, Maria Laura Rodotà. La corsivista dell'altrettanto prestigioso giornale, in un suo pezzo corrosivo, attacca senza mezzi termini Ilary Blasi, moglie del giocatore più famoso d'Italia, al secolo Francesco Totti da Roma.
Lo si legge sin dalle prime righe, quando si pone l'accento sulla presunta appartenenza della succitata ai teodem, teocon e quant'altro. Soltanto, vien da pensare, perchè la bella signora ha forse avuto la malaugurata idea di sposarsi (orrore nel 2007) anche in Chiesa. Magari con un po' troppo fasto, per carità. Ma tant'è. Un tradizionalismo che deve proprio dare sui nervi ai moderni Teopro (progressisti), o manco teo, stufi di tanta antiquatezza e superstizione nel mondo globalizzato.
Lo si legge nella chiosa del pezzo (ripresa anche dal catenaccio del titolo, però) quando si pone l'accento sulla "famiglia regolare" che i due rappresentano.
Facciamo allora un passo indietro e spieghiamo cosa è accaduto. Nella puntata delle Iene di lunedì scorso, Mrs Blasi in Totti, di professione showgirl, si è permessa di andare in onda pancione compreso. Addirittura nell'allegata telepromozione ha esibito il suo "feto" (citiamo testualmente dal corriere.it) tra camerette e carrozzine.
Non risulta che tanto scalpore avesse provocato un'altra esibizione sempre a firma della stessa ma allora Miss, svestita. Quando, invece dei figli, mostrare le sue grazie. E' quindi ragionevole pensare che nel manuale del laico perfetto tollerata è la natura, quella del nudo corpo mostrato per far soldi, molto meno l'altra natura, quella di venire al mondo da una madre donna e da un padre uomo uniti secondo un vincolo riconosciuto dalla legge. E anche da un senso religioso. Ma così va il mondo.
Val la pena chiedersi se un'onesta impiegata, arrivata in ufficio nelle stesse condizioni, sarebbe stata criticata da colleghi e superiori per aver fatto lo straordinario in stato interessante, guadagnando, quindi, un po' di soldi (per comprare proprio vestitini e camerette al pargolo in arrivo). Ma una professionista dell'immagine qual è una show girl, non può.
Non perchè sta poco bene che una signora si faccia vedere in quel modo. Ma perchè viene da una famiglia regolare. Non risulta, infatti, che altrettante critiche siano state mosse alla sicuramente più internazionale e famosa Monica Bellucci che, sarebbe assurdo se non per lo stesso vil denaro, si mostrò addirittura senza veli, e ben oltre il sesto mese, sul settimanale Vanity Fair.
Forse perchè contestualmente sostenne la battaglia a favore del referendum sull'inseminazione artificiale. Ma qui ci vorrebbe il sentore a vita Andreotti. "A pensar male si fa peccato - è tra le sue battute più fulminanti - ma ci si azzecca sempre". Lo stesso Andreotti che, pochi giorni fa all'Ansa, in tema di Dico disse: "Nel passato è stato profondamente sbagliato discriminare gli omosessuali e addirittura punirli. Un atteggiamento inumano. Ma oggi bisogna stare attenti a non cadere nell'eccesso opposto. Si assiste a un'esaltazione incondizionata, quasi fosse quella fosse la norma e non l'eccezione".
Ecco, oggi è la regolarità a stupire e accendere critiche. Con buona pace dei giornalisti che saranno d'ora in poi costretti ad andare a cercare lo scandalo della normalità.
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16/02/2007
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