Dopo 110 anni ce l'avete fatta a riavere l'oro dei Longobardi di Castel Trosino». Così, Anna Gallina Zevi, soprintendente ai beni archeologici di Ostia, e responsabile del Museo dell'Alto Medioevo all'Eur, ha commentato la ‘storica' firma avvenuta ieri a Roma con i rappresentanti del Comune di Ascoli: l'assessore Andrea Antonini e il dirigente del settore cultura, Fabio Zeppilli.

«E' solo il primo passo — ha dichiarato visibilmente soddisfatto l'assessore Antonini — ma è significativo che siamo riusciti stipulare un accordo per riavere in città il «Tesoro Longobardo» ritrovato nella Necropoli di Castel Trosino e poi portato a Roma nel 1893. Dopo oltre un secolo avremo ora la possibilità di allestire ad Ascoli un bellissimo museo dell'Alto Medioevo e nell'accordo con la soprintendenza è già precisato che questo museo sarà allestito al Forte Malatesta.

La ristrutturazione delle ex carceri di Porta Maggiore è a buon punto e per l'inizio del 2004 ci sarà la grande inaugurazione». «Nel frattempo, però, — ha proseguito il Sindaco — abbiamo tanta voglia di far vedere almeno alcuni dei tanti reperti storici che ci verranno restituiti. Per questo allestiremo nel corso di quest'anno una grande mostra sui Longobardi all'interno della Pinacoteca per anticipare i pezzi pregiati della collezione».

Tutto è stato reso possibile non con accordi politici, ma con una progettazione ben precisa che ha coinvolto anche il Comune di Nocera Umbra, a cui appartengono circa il 20% delle opere sistemate all'Eur. «Propio il lavoro fatto con Nocera Umbra — ha concluso Antonini — ci ha permesso di concertare un'azione mirata che ha anche scoraggiato il tentativo di Spoleto di ‘accaparrarsi' tutto per sistemarlo nella loro pur magnifica Rocca Medievale.
L'obiettivo ora è quello di concordare con la Soprintendenza quale sarà il primo lotto di reperti da trasferire ad Ascoli. Il sogno è quello di mostrare subito la ‘mitica' tomba 119, la più ricca mai trovata in una Necropoli Longobarda e che è stata il vanto della popolazione di Castel Trosino.