Che fosse per il desiderio di fare impresa o per il bisogno di lavoro, l’auditorium del Comune di San Benedetto era pieno questa mattina, in prevalenza di giovani, che hanno risposto alla campagna della Confesercenti dal titolo “Crea da solo il tuo lavoro, diventa imprenditore”, per informare dei contributi concessi a disoccupati/inoccupati dalla società “Sviluppo Italia” (che fa capo al ministero dell’economia) per avviare un’impresa, individuale o in società.

Ai presenti è stata distribuita una cartellina con i moduli per le domande. È anche stato spiegato che la domanda può essere inviata direttamente via Internet dal sito di “Sviluppo Italia” (la sede regionale è ad Ancona), modalità che richiede poi una conferma cartacea. La Confesercenti offre comunque consulenza presso i propri uffici (a San Benedetto in via Manara), non solo per la compilazione dei moduli, ma anche per valutare la “fattibilità” del progetto che si intende presentare, in modo da selezionare i desideri irrealizzabili.

I particolari sono stati spiegati in particolare dal rappresentante di “Sviluppo Italia Marche” Michele Messi, che ha parlato della distinzione tra “lavoro autonomo”, “microimpresa” e “franchising”, dei contributi (in parte a fondo perduto, in parte ad un tasso agevolato intorno all’1,30%), di come preparare le domande.

Il supporto fornito dalla Confesercenti è stato illustrato da Elio Anastasi, referente per gli uffici di Ascoli, mentre Elena Capriotti è intervenuta in rappresentanza del Cescot (Centro Sviluppo Commercio Turismo e Terziario), ramo specifico della Confesercenti.

È intervenuto anche il vicepresidente e assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Ascoli Emidio Mandozzi, annunciando la volontà della Provincia di predisporre un nuovo bando per favorire l’occupazione di diplomati e laureati: “avremo forse un minor numero di beneficiari – ha detto Mandozzi – ma stavolta puntiamo a stabilizzare un maggior numero di rapporti di lavoro”.

Ha quindi insistito sullo strumento della qualità per rispondere alla crisi economica e occupazionale: sia nel lavoro dipendente, che in quello imprenditoriale (per esempio evitando di delocalizzare in Romania dopo aver ricevuto aiuti pubblici, ma anche unendo le forze tra più imprese: per esempio quelle calzaturiere).

Il segretario provinciale e regionale della Confesercenti Paolo Perazzoli ha moderato gli interventi. Il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Enio Gibellieri ha portato il suo saluto. Incontro analogo nel pomeriggio a Palazzo dei Capitani ad Ascoli.