Disturbi dell'apprendimento, firmato l'accordo di programma
Fermo | Obiettivo del progetto è la crezione di una rete di servizi socio-sanitari in grado di aiutare i bambini con difficoltà di apprendimento ad individuare il problema e ridurre l'insorgere di future complicazioni.
di Francesca Pasquali
Un momento della conferenza stampa di presentazione dell'accordo di programma
Sono definiti disturbi specifici dell’apprendimento e colpiscono il 3-4% della popolazione scolastica. Dislessia (difficoltà nella lettura), disortografia/disgrazia (difficoltà nella scrittura) e discalculia (difficoltà nel conoscere e calcolare i numeri) si presentano in bambini con normale intelligenza, senza particolari problematiche sensoriali o relazionali e con un percorso educativo regolare.
Da un’indagine condotta nel giugno scorso è risultato che nel Fermano sono 615 (il 2,3% della popolazione scolastica) i bambini e ragazzi con problemi di apprendimento specifici e aspecifici. Un numero in media con i dati epidemiologici nazionali, che però non deve portare a sottovalutare il problema.
Partendo da questo presupposto Ambito Territoriale Sociale XIX, Servizio Umee (Unità multidisciplinare età evolutiva), Asur Marche Zona Territoriale n. 11, Servizio ‘Montessori’ del Comune, Ipsia ‘Ricci’ e Cti (Centro territoriale per l’integrazione scolastica) del Fermano hanno stipulato un accordo di programma con lo scopo di avviare una serie di azioni per contrastare i disturbi specifici e aspecifici dell’apprendimento.
Più nel dettaglio, l’Ambito Sociale XIX garantirà l’organizzazione di un corso di formazione per educatori ed insegnanti di scuola materna; il Servizio Umee e l’Asur Zona n.11 si occuperanno della formazione degli insegnanti della scuola primaria in merito alle problematiche oggetto dell’accordo, garantendo gli interventi dei propri operatori specializzati; il Servizio ‘Montessori’ metterà a disposizione le proprie strutture riabilitative; lIpsia ‘Ricci’ e il Cti garantiranno l’attivazione di uno sportello informativo di prevenzione, consulenza psicologica e formazione per operatori scolastici e genitori.
A motivare i soggetti coinvolti nel progetto la convinzione che un’adeguata formazione degli insegnanti e un’individuazione precoce delle problematiche possano prevenire l’insorgere di ulteriori difficoltà e portare il bambino (quando i disturbi vengono individuati in età superiori la possibilità di recupero è molto inferiore) ad un buon livello di recupero.
Obiettivo dell’accordo è la creazione di una rete di servizi socio-sanitari che, in base al proprio settore di competenza, possano attivarsi per aiutare i soggetti in difficoltà e, portato a termine il proprio compito, prendano contatto con altri settori in grado di intervenire a loro volta. Il tutto evitando che la persona in difficoltà e la sua famiglia vengano ‘rimbalzati’, da un ufficio a un altro senza trovare ascolto ed aiuto.
Nella stessa direzione si inserisce l’azione di screening che, per il secondo anno consecutivo, l’Umee sta conducendo nelle prime elementari delle scuole fermane. Saranno 1.500 i bambini sottoposti a test di dettato e lettura per individuare gli alunni che rischiano di sviluppare disturbi dell’apprendimento.
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18/02/2009
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