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Presentazione multimediale per “Ismaele”

Grottammare | Dialogo tra l’autrice Antonella Roncarolo, i poeti Lucilio Santoni e Francesco Scarabicchi, i musicisti Lito Fontana e Federico Paci, e (assente) il pittore Cesare D’Antonio

di Giovanni Desideri

Vera e propria presentazione multimediale questo pomeriggio per l’ultimo libro di Antonella Roncarolo, intitolato Ismaele e appena pubblicato dalla Stamperia dell’Arancio di Grottammare.
 
Alle pareti della casa editrice/galleria, i dipinti di Cesare D’Antonio, che illustrano il racconto della Roncarolo e sono riprodotti nel libro, formato grande, elegante, un oggetto d’arte esso stesso, preparato dal grafico Michele Rossi. Con una nota introduttiva del poeta Francesco Scarabicchi e pagine del “Moby Dick” tradotto alcuni anni fa da Lucilio Santoni, l’altro poeta che ha affiancato l’autrice nella presentazione.
 
Un piccolo incidente è occorso a pochi minuti dall’inizio: la madre dell’illustratore è inciampata sul gradino all’interno della sala, accusando poi un forte dolore al braccio. L’ambulanza è arrivata in fretta e la signora è stata trasportata in ospedale per accertamenti.
 
Presentazione all’insegna del “Moby Dick”, al quale il racconto della Roncarolo si ispira, immaginando la prosecuzione della vita di Ismaele, io narrante del libro di Melville. E vi aggiunge la presenza di una donna e di un bambino: come ha sottolineato Scarabicchi, l’assenza delle donne è una caratteristica del libro di Melville. Anzi, “una pecca”.
 
Santoni ha definito il racconto della Roncarolo “l’operazione impossibile” della trasformazione del racconto dell’odio (tra Achab e la balena) in racconto dell’amore. D’Antonio ha ritratto la donna con il volto della Roncarolo stessa.
 
Scarabicchi ha compiuto incursioni nel mondo del cinema: il “Moby Dick” di John Huston (1956), nel quale Achab era Gregory Peck, e “Teorema” di Pasolini (1968), con Massimo Girotti nel ruolo del padre: “storie di domande a cui non si sa rispondere – secondo Scarabicchi – libri del destino”.
 
Fontana e Paci hanno suonato sia singolarmente, sia accompagnando le letture della Roncarolo, per concludere con una splendida “Summer Time” insieme. I dipinti alle pareti (e nel libro) sono in bianco e nero e a colori, alcuni quasi illustrazioni fiabesche (p.e. Pirati), ma su tutti, e proprio per dimensioni, la grande vela livida con la coda della balena e l’imbarcazione, lungo tutta una parete dello studio.

19/02/2005





        
  



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