Positivo incontro presso Confindustria Ascoli Piceno tra il vice presidente dell’organizzazione imprenditoriale Raffaele Speranza, delegato dal presidente Federici ai temi dell’Orientamento e della formazione professionale, affiancato dal direttore Luciano Vizioli e dai funzionari preposti alla materia, con il presidente della provincia Massimo Rossi e l’assessore alla formazione professionale Emidio Mandozzi.

Al centro del costruttivo confronto uno scambio di opinioni sulla politica formativa , sulle effettive esigenze delle imprese e sulle scelte attuate dall’Ente locale.
Speranza ha sottolineato come “le aspettative del mondo industriale sono indirizzate principalmente a determinare i contenuti e la qualità della proposta formativa , senza tralasciare i tempi in cui vengono date risposte concretamente operative ed in linea con le effettive esigenze “.

Dall’imprenditore è venuto l’invito all’Ente Pubblico a far si che “alle esigenze espresse dalle imprese si possano dare risposte operative in tempi rapidi per non vanificare le effettive richieste e soprattutto non bruciare possibilità di nuova occupazione conseguenza di esigenze del mercato che possono anche esaurirsi in tempi rapidi per la intempestività della risposta”.

Dal direttore di Confindustria Ascoli Piceno Vizioli è venuto l’invito ad ”ottimizzare, pur nella necessaria sintesi, i risultati dei tavoli di confronto nella consapevolezza che molto spesso non si riesce ad essere completamente soddisfatti nelle richieste per la limitatezza delle risorse “.

Rossi e Mandozzi hanno posto l’accento sulla riforma dei centri per l'impiego collocamento con una forte innovazione riguardo alla raccolta di notizie attinenti l’aspirante lavoratore che dovrebbero facilitare di molto l’incrocio tra domanda ed offerta ; dall’altro canto si è convenuto sulla necessità di una maggiore informazione sugli aspetti funzionali e sulle valutazioni del servizio da parte dell’utenza.

Rossi ha fatto rilevare come i servizi per l'impiego abbiano rilevato direttamente nelle aziende il fabbisogno formativo attraverso il progetto”account territoriale”. A tal proposito gli imprenditori hanno espresso perplessità sulla notizia emersa dall’indagine “SPIN 2000- 2006”per conto del Ministero del lavoro secondo la quale da parte delle imprese Picene ci sarebbe “un privilegiare mano d’opera a bassa professionalità”.

Una ulteriore conferma della necessità di sentirsi più spesso ed avere scambi di opinioni per garantire sempre meglio il servizio alla comunità .
Confindustria ha lamentato la eccessiva burocrazia che ha caratterizzato l’ultimo bando FSE derivante da una applicazione delle norme spesso irragionevoli ed ingiustamente penalizzanti.

Nelle prossime settimane è previsto un nuovo incontro allargato ai responsabili dei centri per l’impiego per raccordare meglio le esigenze della domanda e dell’offerta di lavoro .
In chiusura Confindustria ha consegnato agli esponenti dell’Ente Pubblico un documento – proposta per affrontare lo squilibrio tra domanda ed offerta di lavoro giovanile nelle imprese industriali.