Esportazioni di tartufo marchigiano a rischio dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di mettere una supertassa sul prezioso tubero.

Lo rende noto la Coldiretti, specificando che la misura annunciata dagli Usa al Wto, l’organizzazione mondiale per il commercio, vede un aumento delle tariffe doganali su una serie di prodotti, tra cui appunto il tartufo. “Oltre a determinare un grave danno alle esportazioni delle imprese marchigiane, questo provvedimento priva un grande pubblico dal palato raffinato di prodotti fortemente legati al nostro territorio – commenta Giannalberto Luzi, presidente di Coldiretti Marche -. E non vorremmo che, per compensare, il mercato Usa fosse invaso da prodotti di imitazione, fatti con oli aromatizzati artificialmente con agenti chimici che nulla hanno a che fare con il tartufo naturale. Speriamo che in sede negoziale si riesca a scongiurare l’applicazione della supertassa”.

Le Marche rappresentano una delle zone principali del tartufo a livello nazionale. Dati Istat indicano una produzione di circa 10mila chilogrammi (il 12% del totale Italia), per un valore di oltre tre milioni di euro (addirittura il 17% del Paese). La provincia più importante è Pesaro Urbino, con i centri di Acqualagna, S.Agata Feltria, Pergola, Carpegna, S.Angelo in Vado, Urbino, Novafeltria, Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone , molti dei quali sede di mercati di importanza nazionale del Tartufo Bianco Pregiato.

In provincia di Ancona i centri più rinomati sono Arcevia, Sassoferrato, Pergola, Genga, Fabriano, Cerreto, mentre nel Maceratese è molto diffuso il Tartufo Nero Pregiato (Fiastra, Caldarola, Sarnano , Sanginesio, Camerino, Castel Raimondo, Visso, Matelica) e quello Bianco Pregiato (San Ginesio, Gualdo di Macerata Penna S.Giovanni, Camerino). La provincia di Ascoli Piceno è nota per il Tartufo Nero Pregiato, con i Comuni di Ascoli Piceno, Acquasanta, Comunanza, Montefortino e, soprattutto, Roccafluvione, mentre il Tartufo Bianco Pregiato si trova ad Amandola, Comunanza, Montefortino.

Produzione di tartufo nelle Marche:
10.000 kg
(12% della produzione zootecnica nazionale)

Valore della produzione:
3.000.000 €
(17 % del totale nazionale)