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Andamento positivo per gli agriturismi del Piceno

Ascoli Piceno | Buona l'affluenza turistica negi nostri agriturismi. Ad apprezzarli sono soprattutto veneti e laziali

di Arianna Teseo


Gli agriturismi del Piceno si consolidano come alternativa alle strutture ricettive più tradizionali. Sarà per l’atmosfera rilassante o per i cibi genuini e tradizionali, fatto sta che, in linea con le tendenze nazionali, dopo una flessione riscontrata nel periodo estivo, gli agriturismi della provincia di Ascoli hanno segnato una ripresa. Buona l’affluenza turistica delle festività natalizie e l’andamento delle prenotazioni per la prossima primavera/estate.

Come conferma la Cia, Confederazione Italiana degli Agricoltori di Ascoli, l’identikit del turista che privilegia l’agriturismo è quello dell’italiano di fascia medio-alta che sceglie la campagna con l’obiettivo di allontanarsi dallo stress urbano per riposarsi e gustare le specialità enogastronomiche tipiche.

Sono stati, infatti, soprattutto gli italiani a preferire l’agriturismo durante le vacanze di Natale, in particolare dal Lazio e dal Veneto, come hanno confermato i titolari di alcune aziende agricole del Piceno. Al Vecchio Gelso di Ortezzano di Simone Lilla, è stato riscontrato “un consistente afflusso di turisti provenienti soprattutto da Roma ma anche dalle regioni del Veneto e della Lombardia. Come specialità nel nostro agriturismo proponiamo, tra le altre, la coratella d’agnello e le tagliatelle al sugo di papera, ma mi preme sottolineare che offriamo anche pacchetti promozionali interessanti per il periodo delle festività di Pasqua, per il quale stiamo già riscontrando numerose prenotazioni”.

Boom di prenotazioni per la prossima primavera alla Cooperativa Agricola La Campana a Montefiore dell’Aso, in cui la specialità segnalata è lo stracotto di pecora e, come ha confermato Fabio Fortuna, “si inizia a riscontrare un interesse più vivo da parte dei turisti nei confronti dell’agriturismo, come abbiamo potuto constatare anche durante le festività natalizie. Tra Natale e Capodanno, infatti, le stanze della nostra strutture erano al completo. La provenienza degli ospiti ha riguardato soprattutto le regioni del Lazio e del Veneto, ma sono anche gli stranieri, come tedeschi ed inglesi, ad apprezzare l’agriturismo come meta di vacanza soprattutto in primavera ed estate”.

“Non particolarmente vivace, rispetto all’anno precedente, l’andamento dell’affluenza turistica durante le festività natalizie ma è avvenuto un miglioramento dal punto di vista della permanenza – ha spiegato invece Maria Elena Cicchi dell’Agriturismo Villa Cicchi di Ascoli, dove i piatti che vanno per la maggiore sono il fritto misto all’ascolana e il cinghialino al forno - I turisti, infatti, principalmente provenienti da Lazio, Sicilia e Lombardia, hanno pernottato nella nostra struttura per periodi più lunghi”.

Albina Antonucci, titolare dell’Agriturismo Il Castagneto di Ascoli che, tra le tante specialità culinarie propone olive all’ascolana e fegatini di maiale, ha riscontrato una “discreta presenza di turisti nel periodo natalizio, composta soprattutto da romani e triestini”.

Soprattutto turisti veneti nell’agriturismo “C’era una volta” di Ripatransone, la cui titolare, Samantha Bugugnoli, ha sottolineato un “bilancio più che positivo per l’anno 2005, caratterizzato da un’affluenza di turisti maggiore rispetto all’anno precedente, soprattutto nel periodo da giugno a settembre, in cui, oltre a numerosi italiani abbiamo ospitato tedeschi, francesi ed olandesi”.

02/02/2006





        
  



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