Nel 2005 l’associazione di volontariato “On the Road” ha contattato in strada oltre 300 prostitute per lo più nigeriane (184), ma anche italiane (18 donne e 15 “trans, albanesì (17), rumene (16), russe (15) e di altre diverse nazionalità, Queste le cifre presentate daI coordinatore di “On the Road”, Marco Bufo, al convegno “Includendo” organìzzato a Civitanova Marche dalle Province di Ascoli Piceno e Macerata.

La conferenza è servita a delineare un piano strategico per un’area territoriale come quella che include la costa adriatica, l’entroterra fermano e la vallata del Tronto nelle province di Ascolì e Macerata, dati alla mano, “sensibile” rispetto alla tratta degli esseri umani ed al fenomeno della prostituzione.

Ai lavori erano presenti i presidenti delle Province di Ascoli Piceno e Macerata Massimo Rossi e Giulio Silenzi, i rispettivi assessori provinciali alle Politiche sociali Licia Canigola ed Alessandro Savi ed il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani, i quali hanno unanimemente espresso la necessità di un approccio integrato e multidimensionale che coinvolga tutti gli attori in campo per un impegno comune alla tutela delle vittime e nella lotta contro la criminalità che gestisce il traffico delle persone ed il loro sfru.ttanìento.

“Occorre una strategia che mantenga l’attenzione alla tratta, ma che analizzi anche le altre fonne di sfruttamento, dalla prostituzione, al lavoro nero, dall’abuso domestico, all’accattonaggio fino all’espìanto di organi — ha sottolineato l’assessore Licia Canigola - che ha evidenziato le significative linee di intervento sociale di raccordo nel contesto regionale tra Regione Marche, province, ambiti socìali ten-itoriali ed organizzazioni no-profit accreditate”.

“Il passo successivo sarà quello di stabilire un livello di concertazione ulteriore rappresentato dall ‘interazione strutturata con le forze dell’ordine e la magistratura. in maniera di garantire il fondamentale passaggio sul territorio da progetti a servizi che favoriscano il, contrasto alla tratta degli esseri umani. Servizi che vanno definiti e non lasciati sospesi” ha concluso l’assessore Canigola.