Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

RC AUTO: Quote dei premi illegittimamente pagate 1 parte

| Svelato l’imbroglio aumenta l’indignazione del consumatore.

di Pamela Calabria

Quante volte vi sarete se non recati direttamente nelle agenzie di zona a protestare, magari anche animatamente, almeno chiesti in questi ultimi, ultimissimi anni “ma come mai questi benedetti premi delle assicurazioni RC Auto continuano a salire?”
Il mistero è presto svelato.

Infatti, a seguito di numerose denunce presentate sia da cittadini che da Associazioni di consumatori italiane, l'Autorità Antitrust italiana ha aperto una procedura istruttoria nei confronti di 39 Compagnie Assicurative italiane ed estere operanti nel territorio nazionale. A seguito di accurate indagini ed ispezioni, l'Antitrust ha accertato l'esistenza tra le suddette compagnie di un vero e proprio accordo volto a far sì che le tariffe relative alla Responsabilità Civile Auto fossero uniformi per tutte le compagnie coinvolte in modo da eliminare ogni possibilità di scelta per i consumatori e, quindi, ogni concorrenza tra le Compagnie stesse, con riflessi evidenti, diretti ed indiretti, sui livelli dei premi relativi e con altrettanto evidente, anzi evidentissimo oserei dire, danno per i consumatori (dal 1996 al 2002, indicativamente le tariffe RC Auto italiane sono aumentate del 94,65 % a fronte di una diminuzione del 14,15 % - fonte: DPEF -).

Per tali motivi l'Antitrust italiano ha comminato alle suddette Compagnie, giusta provvedimento dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato n.8546 del 28 luglio 2000, una sanzione pecuniaria pari a circa 700 miliardi di vecchie lire.
Le Compagnie assicurative hanno impugnato la decisione Antitrust davanti ai Giudici competenti ma tanto in primo grado (TAR del Lazio) che sostanzialmente in appello (Consiglio di Stato) la sanzione è stata confermata.

Ad oggi, proprio a seguito degli ingiustificati aumenti derivanti dal suddetto illegittimo cartello tra compagnie assicurative, i cittadini italiani che si sentano giustamente danneggiati dai perpetrati illeciti, possono rivolgersi agli Uffici del Giudice di Pace - di cui con sentenza n. 17.475 del 2002 la Corte di Cassazione ha definitivamente confermato la competenza – e presentare una richiesta di rimborso delle quote dei premi illegittimamente pagate introducendo, così, un contenzioso che dovrebbe – il condizionale è sempre d'obbligo quando si ha a che fare con la Giustizia … specie se quella italiana! – concludersi con la soccombenza della Compagnia assicurativa chiamata in causa e con la restituzione di quanto illegittimamente pagato e “preteso” dalla stessa a danno del consumatore.

Pertanto buona caccia e … se questa vi avrà dato buoni frutti, rimanete in attesa delle ISTRUZIONI PER L'USO!

1 PARTE

20/02/2003





        
  



1+5=

Altri articoli di...

Economia e Lavoro

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
24/10/2022
Premi di studio della Banca del Piceno a 59 giovani (segue)
24/10/2022
Clinica Villa dei Pini: arriva l’innovativa Risonanza magnetica (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji