In merito alle notizie apparse nei giorni scorsi sulla possibile incostituzionalità della nuova Legge Regionale sul commercio, nella parte inerente alla sospensione delle nuove licenze per grandi superfici di vendita, va precisato che al momento la situazione è invariata e lo sarà ancora per tempo, mantenendo di fatto nell'intera Regione Marche (ma non in Abruzzo) il blocco di nuovi insediamenti di mega strutture di vendita.

Da verifiche più approfondite si è infatti accertato che l'Avvocatura Generale dello Stato ha effettivamente presentato il ricorso alla Corte Costituzionale, richiedendo di dichiarare l'illegittimità costituzionale dell'art. 8 della Legge Regionale, ma ancora la suprema Corte, pur essendo orientata ad accogliere il ricorso, non ha emanato la sentenza ufficiale e non dovrebbe neanche farlo a brevissimo considerata la grande mole del lavoro da smaltire, tenuto conto che negli ultimi anni i ricorsi alla stessa Corte sono aumentati del 500% soprattutto in materia di legislazione regionale.

In precedenza infatti esisteva il preventivo controllo delle leggi da parte del Commissario di Governo, ma da quando questa Istituzione è stata abolita, spesso non resta altro da fare che ricorrere alla Suprema Corte.
Da fonti ben informate si è altresì conosciuto che la Regione Marche, ritenendo realistica la pronuncia di veto della Corte, si è già attivata per modificare, all'indomani della pubblicazione della eventuale sentenza, l'articolo della legge in contestazione, trasformando la sospensione “indefinita” in sospensione “definita” (da 2 a 5 anni).
Alla luce di un riesame della situazione non sussistono pertanto “pericoli” né imminenti né presumibilmente a breve, anche se nel confinante Abruzzo la situazione è ben diversa.

* direttore della Confcommercio di Ascoli