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Spacca scrive al Ministro Bianchi

| ANCONA - Lettera in relazione al recente decreto sulle “tratte marittime incentivabili per il trasporto di merci”, si fa presente la gravità della scelta che ha escluso il Porto di Ancona.

di Gian Mario Spacca*

Il Presidente Spacca


Gent.mo Ministro,

in relazione al recente decreto sulle “tratte marittime incentivabili per il trasporto di merci”, si fa presente la gravità della scelta che ha escluso il Porto di Ancona.

L’infrastruttura di Ancona, per la sua collocazione geografica, ha una rilevanza strategica per le Marche ma anche per l’intero Paese nei collegamenti internazionali con la Grecia, con l’altra sponda dell’Adriatico e con molti altri dei porti mediterranei, anche in ragione del naturale sviluppo ad est della Regione.

In relazione alla potenzialità di tale struttura ed al rilevante flusso dei mezzi su gomma movimentato negli ultimi anni, si ritiene che lo “scalo dorico” non possa essere escluso dagli ecoincentivi che verranno riconosciuti alle aziende di autotrasporto, che utilizzano le tratte navali su Ancona.

Tale mancata incentivazione, va a penalizzare proprio gli operatori che già utilizzano il mezzo marittimo, e quindi potrebbe produrre forti distorsioni nelle scelte degli imbarchi e di conseguenza dei collegamenti, riducendo quelli con i porti del medio-basso Adriatico.

Peraltro, la normativa di riferimento (DPR 11.4.06 n°205), favorisce l’intermodalità intesa anche nella combinazione strada-rotaia (art.1,comma 2), intervento questo che interessa fortemente Ancona, per consentire il trasferimento su rotaia della gran parte dei TIR in transito nello scalo marittimo, ma che tuttora risulta privo di incentivi.

In considerazione di quanto sopra, si chiede, ai sensi dell’art. 3 comma 3 dello stesso D.M. 31.01.2007 di integrare il predetto provvedimento, con l’inserimento delle tratte adriatiche finora escluse e di considerare l’opportunità di incentivare anche l’intermodalità strada-rotaia, che risulterebbe premiante per gli operatori che già utilizzano il servizio marittimo, favorendo altresì la riduzione della congestione e dell’inquinamento causate dai mezzi su gomma.

Come ricorderà, gentile Ministro, Lei è stato più volte invitato in Ancona e la sua presenza era stata annunciata e programmata. Purtroppo è venuta meno e non per causa nostra. L’attendiamo nuovamente perché possa rendersi conto di persona del sistema logistico integrato che ruota intorno al porto di Ancona.

21/02/2007





        
  



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