La sconfitta del Governo al Senato in politica estera, largamente prevedibile, visto il clima intemperante di questi giorni, può diventare un fatto positivo sostiene Luciana Sbarbati “l’occasione per fare definitivamente chiarezza all’interno della maggioranza".

Una chiarezza senza se e senza ma, sulle grandi scelte politiche per le quali l’Unione ha chiesto di governare il Paese in modo alternativo alla CDL: la politica estera in primis che è stata la vera protagonista nel governo Prodi ha consentito all'Italia di riemergere nella scena politica internazionale. Il ministro degli esteri ha condotto brillanti azioni diplomatiche, di intesa con gli alleati europei, impostando in modo giusto i problemi.

Abbiamo ritrovato credibilità e capacità di iniziativa, ma ciò non è stato apprezzato da troppi all’interno dell’Union che dimostrano ancora una volta scarsa cultura di governo. La politica estera non è negoziabile di volta in volta. Essa è la Politica.

E’ giunta l’ora di chiedere alla sinistra radicale e non solo, conclude Sbarbati, se intende o meno assumere il ruolo responsabile che le deriva dall’aver firmato un programma di governo e dall’aver designato propri rappresentanti nelle istituzioni dello Stato".