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“Chi ama… chiama”, i primi dati

Ancona | Resi noti i primi dati sull’esito della campagna informativa regionale legata ai comportamenti d’abuso e consumo di droghe legali e illegali.

di Redazione

Numero verde 800 01 2277

Dal 4 ottobre al 31 dicembre 2010 sono arrivate complessivamente 118 telefonate, a cui sono seguiti 16 invii ai Servizi specialistici territoriali dell'ASUR. Dalla Provincia di Ancona sono state effettuate 59 chiamate; 32 da quella di Fermo; 10 da Pesaro e Urbino; 9 da Ascoli Piceno; 6 da Macerata. Registrate chiamate anche da altre province non marchigiane.

Sono questi i primi dati sull'esito della campagna informativa regionale legata ai comportamenti d'abuso e consumo di droghe legali e illegali elaborati dall'associazione "La Speranza" onlus di Sant'Elpidio a Mare che ha mantenuto attivo il servizio.

"Con questa campagna - spiega l'assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Luca Marconi - abbiamo voluto rafforzare e potenziare i fattori protettivi che contrastano l'uso di sostanze psicoattive e che concorrono al contenimento e riduzione della richiesta di droghe da parte dei giovani. La famiglia gioca un ruolo fondamentale. L'attenzione e la disponibilità dei genitori all'ascolto, alla ricerca di una comunicazione che si mantenga aperta anche negli anni difficili dell'adolescenza e della giovinezza, rappresentano fattori protettivi. Per questo la campagna mass-mediatica si rivolge prevalentemente al mondo adulto per stimolarne atteggiamenti e comportamenti che possano meglio aiutare i ragazzi nella loro crescita e renderli più responsabili nelle loro scelte".

Sensibilizzare i genitori, e gli adulti in generale, alla necessità di una informazione approfondita sul fenomeno del consumo di droghe in età giovanile e sulle caratteristiche delle sostanze psicoattive legali ed illegali, allo scopo di acquisire la capacità di rapportarsi correttamente a tali problematiche; soddisfare il bisogno di informazioni elementari o approfondite da parte dei genitori di giovani e adolescenti; promuovere l'ascolto, il dialogo e la ricerca di una comunicazione familiare che si mantenga aperta anche negli anni difficili dell'adolescenza e della preadolescenza; indurre a considerare tra le priorità educative lo sviluppo della capacità di "saper accettare" i propri limiti; sono questi gli obiettivi specifici della campagna.

Dei 55 genitori che hanno chiamato il numero verde, il 40% erano madri, il 60% padri. La classe d'età maggiormente rappresentativa per i padri è quella dei 40/50 anni (38%); le madri hanno invece per il 38% un'età compresa tra i 40/50 anni e per il 37% tra i 50/60 anni. La maggior parte di questi genitori sono venuti a conoscenza della campagna informativa attraverso la stampa locale.

Sia i padri (87%) che le madri (68%) chiamano principalmente per presunti problemi di uso di sostanze per i figli. Il 38% dei chiamanti chiede informazioni sulle sostanze pesanti (eroina e cocaina); il 25% sui cannabinoidi, il 15% sull'alcol, il 12% sulla dipendenza da gioco, il 6% sui disturbi alimentari, il 2% sulle amfetamine e il 2% sugli psicofarmaci.

Al numero verde di riferimento rispondono operatori appositamente formati: psicologi e counsellor, che effettuano una prima analisi di ciascun quesito ricevuto ed offrono un primo livello di informazioni. In genere, si dà un aiuto cercando di tranquillizzare le ansie ed invitando ad adottare comportamenti utili ad affrontare al meglio la situazione. Gli operatori, valutato il caso, possono orientare l'utente verso la rete dei servizi territoriali dell'ASUR, indicando i nominativi di esperti, riferimenti telefonici, orari, modalità per fissare un appuntamento, sede del colloquio. Nonostante i genitori si aspettino percorsi brevi o "magicamente" risolutivi del problema, il 79% dei chiamanti si dichiara molto soddisfatto del servizio che è stato reso.

23/02/2011





        
  



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