"Se era necessario lottare anni fa per l'acqua pubblica - dice Daniele Primavera a nome del partito -, come Rifondazione fa da sempre in questo territorio, lo è ancor di più continuare a farlo alla luce di quel successo, pretendendo il rispetto della volontà popolare così chiaramente espressa. Ricordiamo che già l'amministrazione provinciale guidata da Massimo Rossi tentò in ogni modo di ostacolare questo progetto, che produrrebbe un danno al nostro ecosistema favorendo l'inquinamento dovuto alle confezioni e ai trasporti delle bottiglie.

Fermo restando che riteniamo alquanto improbabile un successo delle procedure di ingresso dei privati nell'attività di imbottigliamento alla luce dei risultati dei precedenti tentativi esperiti, alle argomentazioni di chi ritiene l'imbottigliamento dell'acqua una risorsa per l'occupazione non possiamo che far notare come quella strada non sia affatto garanzia di successo, come del resto testimoniano i molti stabilimenti analoghi in difficoltà (vedi la Tinnea). Per la sacrosanta richiesta di lavoro nelle aree montane ben altri sono i percorsi meritori già avviati dalla precedente giunta provinciale, in particolare nella manutenzione delle risorse boschive per la prevenzione degli incendi e la valorizzazione delle attrattive proprie di ciascun territorio, che non necessariamente passano attraverso la cessione al mercato dei diritti di sfruttamento di un bene comune.

Rifondazione continuerà quindi a perseguire, dentro e fuori le amministrazioni pubbliche, il rispetto del Referendum e la piena disponibilità pubblica dei beni comuni; e appoggerà la posizione di tutti quei sindaci che con coerenza porranno il loro voto contrario al progetto di imbottigliamento".