Dichiarazione del Capo di Gabinetto Mario Becchetti: "La campagna di comunicazione in corso è di natura informativa, non ha nulla a che vedere con la campagna elettorale, è coerente con le normative vigenti.

La legge n. 28 del 2000 stabilisce che i limiti alla comunicazione istituzionale partono "dalla data di convocazione dei comizi elettorali": secondo autorevoli interpretazioni tale limite parte da 45 giorni prima dello svolgimento delle elezioni, ovvero dalla fine di febbraio. Nessun problema, dunque, per le iniziative che precedono tale data. Tale interpretazione è stata adottata anche in precedenti consultazioni elettorali.

Due prove concrete che confermano tale realtà: i media ancora non applicano tariffe e procedure di natura elettorale per gli annunci e le pubblicazioni; ancora non sono stati assegnati spazi definiti per le affissioni elettorali. Tali situazioni scattano solo dai 45 giorni che precedono le elezioni.

Secondo l'interpretazione invalsa negli uffici statali competenti, infatti, il generico riferimento della norma alla "data di convocazione dei comizi elettorali" e non alla "data del decreto di convocazione dei comizi elettorali", deve intendersi riferito alla "data di affissione del manifesto nei comuni della regione che da notizia agli elettori della data delle elezioni, e cioè 45 giorni antecedenti le elezioni, poiché è da tal momento che viene resa pubblica la data delle elezioni stesse. Inoltre, i limiti alla comunicazione istituzionale non riguardano le iniziative effettuate in forma impersonale.

Infine, si informa che la Regione, nel bilancio 2008, proseguendo in una linea di rigore e responsabilità che attraversa tutti i settori, ha ridotto le proprie spese della comunicazione di -10%".