E' nato "Il Popolo di Grottammare". Anna Amici, esponente locale di Forza Italia, ha presentato sabato pomeriggio, presso il Residence Le Terrazze, la sua lista civica. Non sarà lei la candidata Sindaco, come in un primo momento si pensava, ma Michela Almonti, 34 anni, ragioniera, fino ad oggi estranea alla vita politica.

"Questa lista è una provocazione verso il mio partito - chiarisce subito la Amici - visto che in questi ultimi mesi abbiamo vissuto delle vicende sgradevolissime".

Il Direttivo Comunale si era trovato a dover scegliere uno tra Filippo Olivieri e Maria Grazia Concetti. La maggioranza propense per Olivieri e tale candidatura venne presentata successivamente nelle riunioni con gli altri partiti alleati. Il nome di Olivieri, però, continuava ad essere affiancato da quello della Concetti. La candidatura dell'avvocatessa, a detta della Amici, sarebbe stata sponsorizzata dal Coordinatore Provinciale FI Vittorio Santori. Tale dualismo avrebbe causato lo stallo che ancora oggi non trova soluzioni.

"Santori è contro la democrazia interna del partito", scandisce la Amici precisando che la sua lista vuole raccogliere i consensi di tutti i cittadini che non si sentono rappresentati dalle scelte compiute da alcuni dirigenti di partito. "Il nome che abbiamo scelto vuole essere un tributo al popolo di Grottammare, così poco ascoltato in questi ultimi tempi".

Prima di passare la parola alla candidata sindaco la Amici si commuove: "Contro la candidatura di Filippo hanno fatto di tutto - dice con voce rotta - sono circolati persino dei dossier contro la sua persona. Gli rinfacciano di essersi dimesso da Consigliere Comunale, ma lui lo ha fatto per stare vicino al padre malato che necessitava di cure costanti".

E' poi la volta di Michela Almonti. Emozionata per il suo primo discorso politico in pubblico, esordisce con una metafora, magari un po' eccessiva, ma efficace: "Oggi Grottammare è il Bronx di San Benedetto. Dobbiamo far in modo che non sia più così".

Dal suo programma leggiamo che intende: "Proporre per Grottammare tutte quelle forme d'investimento per riconquistare il tessuto sociale e civile della città, soprattutto attraverso l'offerta di nuove prospettive di lavoro ed il coinvolgimento delle fasce giovanili della popolazione. Ridare voce e prospettive di sviluppo alle imprese vivaistiche che sin dall'800 hanno rappresentato la peculiarità del tessuto economico grottammarese. Redigere un piano regolatore più oculato. Promuovere una lotta alle Lobby delle imprese edili che vorrebbero cementificare tutto lo spazio rimasto disponibile senza tener conto delle esigenze dei cittadini. Creare delle strutture private di specializzazione in ambito vivaistico e turistico, finanziate direttamente dagli operatori del settore, al fine di formare i più giovani. Porre massima attenzione alle forme di energia alternativa ed alle nuove forme di tecnologie applicate alla comunicazione".