Viveva nella cittadina rivierasca insieme con una connazionale e, già nel 2008, era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia tant'è che la magistratura gli aveva imposto di non ritornare nel comune di Porto recanati. Un'indole violenta lasciava temere sue nuove "incursioni" e, un paio di giorni fà, era ritornato a Porto recanati ed era stato visto gironzolare sotto l'abitazione della moglie in via d'Acquisto.

Un'intervento dei carabinieri del radiomobile di Civitanova aveva scongiurato che si incontrassero e lo avevano denunciato in stato di libertà per inosservanza del provvediemtno del giudice. Il giorno seguente, totalmente ignaro dei richiami dell'autorità, è ritornato a Porto Recanati proprio a casa dell'ex compagna. Con calci e spallate ha abbattuto la porta d'ingresso dell'appartamento e cercava la donna con lo scopo di farsi giustizia da sé. Non aveva mai digerito l'allontanamento dalla cittadina e il suo animo era piuttosto esagitato.

Due pattuglie, del radiomobile civitanovese e della stazione portorecanatese, sono dovute intervenire per contenere la furia dell'energumeno che, al termine degli accertamenti, è stato tratto in arresto e condotto alla casa circondariale di Ancona, a disposizione dei magistrati della Procura maceratese.