"E' già passato molto tempo dalla conclusione dei lavori di ripulitura del muretto di contenimento dell'ex giardinetto della stazione ferroviaria, prospiciente l'inizio di viale Cavallotti - scrivono i Giorgesi antichi in una lettera aperta - adesso è bianco ed immacolato come la bella Galatea, pulito e lindo come un bucato fresco ad asciugare all'aria aperta.

Ma che fine hanno fatto le bacheche pubbliche un tempo lì affisse? Che fine hanno fatto quei semplici mezzi di diretta comunicazione che hanno scritto molte pagine della nostra storia politica e sociale? Quel teatrino urbano di botta e risposta che ha insaporito le acri e talvolta comiche polemiche disputate fra il susseguirsi delle passate amministrazioni e delle relative opposizioni? Che fine ha fatto quella voce diretta ad un pubblico ostico all'uso dei media che fra un listone e l'altro amava soffermarsi con l'intenzione di capirne di più sui frequenti misteri della politica locale?

Togliere quelle bacheche senza l'intenzione di ripristinarle sembra essere un sopruso verso quella cittadinanza che ne fruiva e verso chi aveva pensieri da comunicare, sembra essere una piccola ma importante mancanza in quella complessa struttura che sostiene i grandi principi della nostra democrazia; da' l'idea di una stanza priva di affacci esterni, di finestre che permettono di respirare aria fresca e di vedere lontano. Ma quel che più indigna noi Giorgesi è il fatto che nessun partito politico finora abbia segnalato tale mancanza, forse perché troppo presi dai loro piani tattici e dalle loro progettualità di palazzo o, più semplicemente e verosimilmente, perché non hanno più niente da dire alla popolazione."