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Grazie Gius.

San Benedetto del Tronto | MONTEPRANDONE - I tuoi insegnamenti cristocentrici sono il viatico per proporre il senso della vita in questa società contemporanea non laica ma laicista.

di Fernando Ciarrocchi



Il mio vuole essere un titolo semplice e immediato ma ricco di una gratitudine immensa, sincera , quindi per nulla ipocrita o di circostanza come è uso fare in queste casi. Il Gius, per tutti noi, meglio per coloro che lo hanno seguito, tra cui anche lo scrivente,  è un paradigma illuminato di fede e di vita.
In questi giorni tra le mie cose ho avuto la fortuna di ritrovare due audio cassette con data 2/05/86. Le ho inserite nel registratore e nel risentire quella voce roca del carissimo GIUS, potete comprendere che grande emozione ho provato e vissuto.
La registrazione delle due cassette si riferiva a due incontri che il Gius ebbe nella nostra zona a Fermo ed Ascoli Piceno per riflettere su “Il senso di religioso”.
Per alcuni anni coloro che all’università hanno frequentato Comunione e Liberazione sanno che “Il senso religioso” era il titolo di una serie di tre volumi che si approfondivano durante i nostri incontri noti come “ scuola di comunità”.
Dicevo una grande emozione che è diventata ancora più grande quando in un  passaggio dello intervento con la sua passione ma soprattutto con il suo carisma che sempre lo ha contraddistinto il Gius affermava “ il cristianesimo è prima di ogni cosa  un avvenimento, un fatto; è il nostro incontro con Colui che dà sostanza  e senso alla nostra vita.  E’ il Cristo uomo, è il  Cristo per e con l’uomo”.

Ebbene questo incontro, questa compagnia quotidiana è la nostra forza autentica che ci fortifica nella fede  tanto da spingerci a comunicarla in ogni dove della nostra vita. Già , uno dei grandi insegnamenti del GIUS è proprio questo: il cristianesimo non un qualcosa che ha del compartimento a stagno, per capirci, non si è cristiani soltanto in quella scarna mezz’ora  di partecipazione alla S. Messa della domenica, poi, usciti dalla chiesa tutto è come prima se non peggio di prima. Ciò è mera fede popolare e null’altro.

Dobbiamo essere consapevoli che il cristianesimo è uno stile di vita e come tale va vissuto ogni attimo e in ogni circostanza ad iniziare dai quotidiani rapporti interpersonali nella propria famiglia, nel lavoro e nella società in genere.

L’essere cristiani richiede coerenza nei propri comportamenti civili e nelle scelte della vita, nulla può essere lasciato al caso, altrimenti sarebbero più cristiani coloro che non praticano ma vivono una vita fondata sui valori civili dell’onestà, del lavoro, della solidarietà e della gratitudine.  
Ebbene, il cristianesimo è l’incontro con Colui che è infinitamente grande in grado di cambiare  la tua vita e quella degli altri, dunque, è il Cristo nella quotidianeità più piena.
Mons. Luigi Giussani è stato il profetico evangelizzatore del nostro secolo ha parlato di Cristo lo ha fatto conoscere, amare e sentire vicino a migliaia e migliaia di persone in ben 70 paesi del mondo.
Comunione e Liberazione è il movimento nato dalla sua azione di sacerdote illuminato il cui nucleo primario nacque in quel liceo Berchet di Milano ben 50 anni or sono con il nome di Gioventù studentesca, poi è scaturito tutto quello che sappiamo.
I ciellini sono l’esercito della fede e del bene: quanta solidarietà  nel mondo, quante situazioni familiari aiutate e sostenute, quanti giovani seguiti, aiutati per dar loro una prospettiva di vita dignitosa ma soprattutto perché ogni persona è creata a immagine e somiglianza di Gesù Cristo. 

Forti della fede, di una fede vissuta  nel sociale, nel politico, nella solidarietà , grazie all’opera di Don Giussani; questo esercito di giovani di Comunione e Liberazione sono stati, sono e saranno capaci sempre e comunque  di sbalordire  nel bene ; il metteing di Rimini ogni anno è la  testimonianza di questa straordinarietà  vissuta e realizzata grazie ad una grande compagnia  che in Cristo ha il protagonista principale.
Ai funerali dello straordinario GIUS  non ha partecipato solo la sterminata moltitudine di fedeli presenti in Duomo, a Milano, e nella piazza antistante ma anche l’altra moltitudine altrettanto enorme che ha partecipato con commozione ed emozione seguendo la solenne cerimonia guardando il televisore.

La presenza autorevole di ben quattro eminentissimi cardinali, il messaggio del Santo Padre, oltre 500 sacerdoti di CL e tanti altri, costituisce un alto attestato di gratitudine a questo sacerdote ammirevole, non per nulla il Santo Padre nel suo messaggio ha scritto “ Ringrazio DIO per il dono della tua  vita, caro Don Giussani”.
Ebbene questa espressione racchiude tutto ciò che umanamente si può percepire nei confronti di una persona stupenda come Don Giussani dotata di un cuore grande, di un’ intelligenza profetica , di una cultura sterminata, quindi di una vera e propria personalità carismatica che sarà sempre impressa nei nostri cuori e nelle nostre menti.
GIUS grazie del tuo entusiasmo che hai saputo comunicarci e nessuno sarà in grado di soffocare perché consapevoli che  nella compagnia di Cristo siamo e saremo sempre LIBERI  .
Niente e nessuno potrà farci dimenticare la tua lezione di vita , aiutaci con il tuo sguardo anche da lassù a compiere cristianamente l’avventura della vita.
Grazie davvero!

26/02/2005





        
  



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