Nonostante Casini avverta :"L'Udc il suo simbolo non lo lascia per nessuno", passa all'attacco il segretario del partito della Dc Pino Giuseppe Pizza sull'uso del simbolo dello scudocrociato: "Chiederemo che venga inibito all'Udc di utilizzare il simbolo, come prevede una sentenza del Tribunale di Roma - ha annunciato oggi da Torino, a margine di una iniziativa dell'Associazione per il Partito popolare europeo, organizzata dall'ex Udc Vito Bonsignore -

Finora non avevamo mai voluto venire a una soluzione estrema con gli amici che fanno parte della nostra tradizione politica e culturale, ma è impossibile che sulle schede ci si presenti con due scudocriati".

L'iniziativa è una delle conseguenze della divisione tra il partito di Casini e l'area che faceva riferimento al Polo delle Libertà. Pizza ha spiegato che vorrebbe far presentare il suo partito anche al nord e non solo nelle regioni meridionali: "Abbiamo proposto di presentarci a fianco della Pdl in tutto il Paese perché siamo convinti che così solidificheremo la vittoria del nostro schieramento".

"A me dello scudocrociato - dichiara invece il segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie, Gianfranco Rotondi - non importa niente perché non l'ho mai utilizzato. Il 27 febbraio sono parte solo formalmente perché iniziai io il processo che è stato proseguito da tutti gli eredi della Dc.

Non so dire chi vincerà perché non lo sto seguendo; so che è un appello difficile perché al simbolo è legato il patrimonio della Dc e dunque i giudici vorranno vederci chiaro. Sul simbolo infatti si è detto tutto ma pochi sanno che ad esso è legato tuttora un patrimonio rispetto al quale, ad esempio, Forza Italia e il Partito Democratico fanno la figura dei poveracci".