“Le imprese agricole occupano oggi circa l’80% del territorio marchigiano e devono dunque recitare un ruolo da protagoniste nello sviluppo economico di questa regione: l’impegno per i prossimi quattro anni è quello di concretizzare tutto ciò, traducendo in risultati economici il progetto politico messo in atto attraverso la nostra grande proposta di rigenerazione”. E’ il commento di Giannalberto Luzi dopo la sua riconferma a presidente di Coldiretti Marche.

Sposato con un figlio, l’imprenditore di San’Angelo in Vado è stato eletto all’unanimità dall’assemblea della Federazione regionale, riunitasi all’Hotel Federico II di Jesi in rappresentanza delle 33.600 imprese associate. “Saranno altri quattro anni all’insegna di mille impegni e di mille battaglie - spiega Luzi –, durante i quali, tra le altre cose, continueremo l’alleanza col consumatore, oggi in difficoltà quanto le imprese a causa del caro prezzi, e ribadiremo l’importanza di indicare l’origine della materia prima in etichetta, contro i tentativi di bloccare la legge da parte di Federalimentare, curiosamente l’unico soggetto all’interno del mondo industriale che non vuol sentir parlare di certificazione del made in Italy”. “Il tutto ribadendo la centralità dell’impresa marchigiana – aggiunge il direttore di Coldiretti Marche, Dino Tartagni – la quale ha le carte in regola per muoversi sul mercato affermando il valore della qualità, della sicurezza alimentare e ambientale e del legame col territorio”.

L’assemblea ha eletto all’unanimità anche il nuovo Consiglio direttivo, che è composto da: Roberto Magnaterra, Giuseppe Miccio, Francesco Guzzini, Isabella Silvestrini, Maurizio Monnati, Luciano Fuselli, Marco Maroni, Antonella Marcaccini, Giuliana Giacinti, Teresa Bracci, Stefano Galli. Nel corso dei lavori, il Consigliere ecclesiastico Don Giuseppe Branchesi e tutti i convenuti hanno voluto rivolgere un pensiero alle condizioni di salute del Pontefice, Papa Giovanni Paolo II, con un augurio di pronta guarigione.