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Economia- L’ultima moda italiana

| In questi ultimi anni l’Italia è stata un palcoscenico che ha visto la nascita e lo sviluppo di numerose aziende caratterizzate da una logica produttiva con elementi presi dal tradizionale modello del programmato e dall’innovativo modello del pronto-moda.

di Francesca Romana Rinaldi

Rispetto alla tradizionale logica del programmato, il pronto-moda nasce dall’esigenza di rendere più flessibile e vicina alle richieste del consumatore la produzione di capi di abbigliamento. Gli stilisti e l’ufficio acquisti, in effetti, non rappresentano la figura classica del disegnatore o selezionatore di articoli di moda, ma si trasformano in veri e propri ricercatori di tendenze e necessità. L’attenzione al bisogno del cliente è massima e i tempi di realizzazione e consegna del prodotto sono velocissimi, proprio per dare un servizio nel momento stesso in cui nasce l’esigenza.
 
 In realtà il fenomeno del pronto-moda non è poi così recente: esso si è affermato in Italia verso la fine degli anni sessanta, in coincidenza con l’esplosione delle rivendicazioni giovanili, l’affermazione di un nuovo rapporto fra i sessi e una nuova attenzione al sociale, eventi che modificarono valori e stili di vita della popolazione italiana, con riflessi importanti anche sul piano dell’abbigliamento. Protagoniste erano soprattutto piccole imprese flessibili, in grado di produrre capi in linea con le nuove esigenze ma a prezzi notevolmente contenuti e di garantire un migliore servizio alla distribuzione: solo poche imprese però riuscirono ad affermarsi come “imprese industriali orientate alla moda”, garantendo uno standard minimo qualitativo, mentre le altre si dimostrarono particolarmente adatte a svolgere un ruolo di terzista, andando ad incrementare lo sviluppo di relazioni di sub-fornitura che si stavano ormai affermando nel Paese.
 
Oggi il pronto-moda in Italia vede, accanto a piccole realtà poco conosciute, anche protagonisti di medio-grandi dimensioni e di forte notorietà, come il Gruppo Teddy, meglio conosciuto sotto il marchio Terranova. Nel nostro Paese il segmento del pronto-moda è caratterizzato da protagonisti con differenti posizionamenti quali, oltre alla già citata Terranova, Patrizia Pepe, Gruppo Miroglio (Motivi), Mela Blu, Reds, Jds e L’altra Moda, mentre alcuni tra i principali protagonisti esteri sono H&M, Mango, Promod e Zara.
 
In questi ultimi anni in Italia si stanno affermando dei fenomeni di “ibridazione” tra la logica del pronto-moda e quella del programmato. In questo modo le aziende vanno a sfruttare i principali vantaggi dei due modelli: ridotto lead-time e flessibilità nella capacità di risposta alle esigenze del mercato (pronto-moda), riconoscibilità dello stile di prodotto e  immagine di marca (programmato).  
 
 
La risposta italiana all’invasione delle catene internazionali è stata quindi del tutto originale: il <<pronto-programmato>>, un modello misto che associa alla velocità del pronto una parte di programmato. Significativi in questo senso sono i casi di aziende come Patrizia Pepe, Pinko e L’Altra Moda.                                                                                  

03/02/2005





        
  



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