Alla Foodinvest ogni giorno che passa è sempre peggio, ma sempre per i lavoratori. Si è aperta una fase davvero delicata della vicenda che si trascina ormai da alcuni mesi, e tiene in costante trepidazione le famiglie di 80 onesti operai.

Ad aggravare la già pesante situazione è arrivata la notizia per tutti i dipendenti dello stabilimento della procedura della messa in mobilità.

Lo stillicidio, a detta dei sindacati, durerà ancora 75 giorni, prima della chiusura definitiva dell'impianto di produzione.

Il Sindaco Giovanni Gaspari in questi giorni sta avendo ripetuti incontri con lavoratori e rappresentanti sindacali. Già nel corso del Consiglio Comunale il primo cittadino ha dichiarato l'impegno a "Chiedere una verifica pignola alla magistratura".

Purtroppo la proprietà ha già deciso la sorte del sito produttivo. Vendite già concluse e in alcuni casi avviate, compresa la proprietà dell'immobile.

"Non posso capacitarmi della condizione in cui la famiglia Malavolta ha lasciato i lavoratori della Foodinvest. La proprietà ha costruito un sistema di scatole cinesi, in cui si trova a occupare in alcune procedure il doppio ruolo di debitore e creditore" conclude Gaspari.

Intanto continuano le consultazioni, anche in ambito provinciale, per tentare il reinserimento nel mondo del lavoro dei dipendenti rimasti orfani del proprio impiego.