archiviato anche quest'anno il carnevale, abbiamo fatto il punto della situazione con Sabrina Bamonti, presidente dell’Associazione culturale “Carnevale e quant’altro”, che si occupa dell’organizzazione del carnevale centobuchese. Un’edizione questa del 2005, animata dalla maestra Mary Mandozzi della scuola di ballo “Mary Jo Dance”, supportata dal Dj Bremo di “L’Altra Radio”,  che ha visto la partecipazione di quattro carri allegorici: “Lu Maccnà, I Taglialegna, I Flintstones, I Cowboy”.

Molto bene: nonostante il freddo pungente, c’è stato un’ottima partecipazione. Tante le maschere e soprattutto numerosi i bambini e questo è quello che conta di più.

Colgo l’occasione anzitutto per ringraziare quanti hanno permesso la realizzazione della manifestazione. Un grazie va ai ragazzi dei carri che con la loro voglia di fare, nonostante i tempi ristretti hanno realizzato i quattro carri. Purtroppo, non si dispone di posti al coperto e di attrezzature per poter lavorare durante l’anno e quindi ci si riduce agli ultimi mesi. A questo si aggiunge anche la mancanza di finanziamenti: gli sponsor più di tanto non danno e l’unico modo per coprire le spese e per far si che si faccia qualcosa è l’autofinanziamento.

La satira è impegnativa; un carro satirico in questo contesto è di difficile realizzazione. Gli interessi delle nuove generazioni si sono spostati verso cose meno impegnate. L’importante è divertirsi.